Serie tv M - Il figlio del secolo con Luca Marinelli, recensione primi due episodi
Tv / News - 10 January 2025 16:00
Diretta da Joe Wright con un cast d'eccezione
M - Il figlio del secolo, la serie tv diretta da Joe Wright e scritta da Stefano Bises e Davide Serino. Basata sull'omonimo romanzo del 2018 di Antonio Scurati, vede come protagonista Luca Marinelli nel ruolo di Benito Mussolini. I primi due episodi sono disponibili su Sky - in streaming su Now.
Trama e recensione
La storia dell'ascesa al potere di Benito Mussolini con la fondazione dei Fasci italiani di combattimento del 1919. Nei primi due episodi vengono introdotti diversi personaggi cruciali. C'è Gabriele D'Annunzio, eroe e sommo poeta, una figura paterna per Mussolini. C'è Margherita, critica d'arte, ricca e colta amante. Cesarino, sindacalista e co-fondatore del quotidiano Il Popolo d'Italia - mani piccole, ma cervello grosso e arguto. Tutti, rivela il Duce agli spettatori, saranno prontamente traditi.
Senza fare spoiler, i primi episodi introducono lo scenario del primo dopoguerra, la frustrazione della vittoria mutilata, in cui sguazzano certi aspetti della personalità Mussolini, ampiamente documentati. L'ossessione per la virilità. Una natura violenta che si manifesta fin da ragazzino. Al Duce piace piacere. Il suo tratto caratteristico è l'orgoglio. L'unica figura capace di tenergli è la moglie Rachele, verace romagnola come lui senza grilli per la testa. Rachele è pratica, si occupa della casa e dei figli.
"Io sono come le bestie, sento il tempo che viene", avverte Mussolini che si muoverà sulla scena politica come un animale da palcoscenico capace di sbarazzarsi di ogni avversario politico.
Tutto funziona in questa serie magistrale che tiene lo spettatore incollato allo schermo. Peccato gli otto episodi non siano disponibili tutti insieme per un'esperienza di visione immersiva,
Nel cast, tra gli altri, accanto a Marinelli, Francesco Russo, Barbara Chichiarelli, Benedetta Cimatti, Claudio Bigagli,Gabriele Falsetta, Federico Majorana, Paolo Pierobon.
© Riproduzione riservata