Romanzi. Intervista a Glenn Cooper, Il trono vacante
Dall’autore de La biblioteca dei morti
Con "La biblioteca dei morti" lei ha introdotto una trama con colpi di scena mistici ed enigmatici, intrecciando il mistero e coinvolgendo personaggi come Winston Churchill e Harry Truman, cosa trova più avvincente degli eventi mistici della storia in generale? A cosa si ispira, se così si può dire?
A volte la parte migliore della storia è quella che non conosciamo, gli spazi nascosti. Mi piace molto immaginare questi spazi nascosti e chiedermi: e se? Per esempio, sappiamo con certezza che l'Area 51 esiste e che Harry Truman ne ha autorizzato la creazione, ma non sappiamo esattamente a cosa fosse destinata. Una buona narrativa può colmare questo tipo di lacune con storie intriganti. Per rendere tutto ciò credibile, è importante avere una buona conoscenza dei fatti storici noti e io cerco di farlo con una ricerca metodica.In "Un nuovo Papa", il personaggio di Anthony Budd è chiamato a pacificare i vari spiriti di un conclave pieno di intrighi, gli stessi che sembrano circondare la vita del protagonista. Gli intrighi intimi sono spesso ambientati su uno sfondo narrativo molto curato; quanto è importante per lei approfondire le esperienze dei personaggi che crea?
Credo che uno dei motivi per cui i miei lettori apprezzano i miei libri sia che i miei personaggi sono generalmente ben disegnati, non il tipo di sagome di cartone che spesso popolano i thriller. Credo che lo sviluppo dei personaggi sia un aspetto della mia scrittura che è migliorato costantemente nel corso dei miei numerosi libri. Sono particolarmente orgoglioso di Anthony Budd, che è sicuramente l'anima più complessa e tormentata che ho avuto la fortuna di inventare.Ne "La verità di Maria", come in molti altri suoi romanzi, lei compie un salto temporale tra l'antico Egitto e i tempi moderni, intrecciando le trame quasi casualmente ma con una chiara causalità tra i protagonisti della storia. Il passato è un elemento essenziale delle sue storie o gli attribuisce un significato più profondo e intimo?
L'espediente dell'intreccio temporale è uno dei miei biglietti da visita come scrittore. Mi piace molto far rivivere il passato rendendolo un ingrediente essenziale degli intrighi dei giorni nostri. Sembra che non mi stanchi mai di questa pratica e spero che non lo facciano nemmeno i lettori.Lei è stato un brillante medico e ricercatore. Come mai ha deciso, se posso chiederlo, di intraprendere la carriera di romanziere?
Beh, non ero poi così brillante in medicina e nella scienza. Se lo fossi stato, avrei continuato fino al Premio Nobel. Si scrive perché si è costretti a farlo e si spera di poter dire qualcosa di significativo. Ho fatto diversi lavori nella mia vita, ma scrivere è stato di gran lunga il più soddisfacente.Lei ha un grande seguito in Italia, può commentare il prossimo romanzo? C'è già un'idea o ci sta ancora lavorando?
Il mio prossimo libro, che ho chiamato Il trono vacante, è stato completato e uscirà in Italia la prossima estate. Non voglio dire molto al riguardo, se non che riguarda qualcosa di estremamente sorprendente che accade durante un conclave papale.© Riproduzione riservata
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