Che tipo di esperienza offre il tuo corso di danza online?
Nei miei corsi di danza online condivido la mia esperienza per guidare le persone attraverso un viaggio fatto di movimenti, respirazione, poesia e improvvisazione. Le mie lezioni combinano l’apprendimento del movimento e dell’improvvisazione con esercizi di dizione: lavoriamo su poesie o monologhi noti, imparando non solo a pronunciarli chiaramente per migliorare le abilità di presentazione, ma anche a interpretarli, sviluppando competenze attoriali. Inoltre, insegno ai miei studenti come diventare creatori, unendo parola e danza, movimento e narrazione, per stimolare la creatività e il controllo della respirazione.
La maggior parte dei miei studenti non proviene da ambiti creativi, ma applicando i miei metodi, il loro cervello apprende nuove abilità utili in qualsiasi campo lavorativo.
Cosa rappresenta la danza per te?
La danza, per me, non è solo musica e coreografia. Fin dall’infanzia, quando ero una ballerina solista, non brillavo solo per la tecnica ma per la capacità di raccontare qualcosa di mio, di aggiungere un valore personale alla performance. Nel 2009 ho creato un programma e un metodo personale che aiuta le persone non solo a danzare, ma anche a migliorare autostima, postura e presenza scenica.
Questa esperienza mi ha portata a collaborare con agenzie di moda, concorsi di bellezza internazionali e accademie personali a Riga e Monaco, oltre a coreografare eventi come i Balli Europei e a essere giurata in concorsi di talento. Come danzatrice ho lavorato anche nel Teatro Danza di Pina Bausch a Londra. I miei corsi, quindi, vanno oltre la danza: insegno come esplorare il linguaggio del corpo per sentirsi più sicuri e usarlo nella vita quotidiana.
Puoi parlarci dei tuoi corsi di portamento ed eleganza?
Sì, come ho detto nella mia prima risposta, per me la danza significa molto più che semplice movimento. Per questo, dal 2009, ho integrato nei miei corsi lezioni di portamento ed eleganza, ispirata dall’apertura di un Gran Ballo e dall’osservazione di come le persone si presentano e si comportano quando sono vestite in maniera ricercata. Ho deciso di portare le buone maniere nella vita quotidiana. Ho fondato il mio Etiquette Studio in Lettonia e a Monaco, con il supporto di un consolato a Monaco. L’edificio in cui si tenevano le mie lezioni di etichetta si trovava nel cuore di Monte Carlo, un bellissimo edificio in stile antico. Ho insegnato a bambini e adulti a creare diverse situazioni di vita reale in cui ognuno interpretava un ruolo. Attraverso la recitazione e il gioco, abbiamo compreso che l’etichetta e le buone maniere non si limitano a un bel vestito o a una corona. Prima di tutto, l’etichetta è rispetto per gli altri, autostima e buon senso.
Il corso include anche lezioni pratiche su come camminare in modo elegante e disinvolto, sia in abito che in costume;
sedersi correttamente in diverse situazioni e ambienti; rispondere con classe a domande imbarazzanti; sedersi con eleganza in ogni occasione e luogo, fino a uscire da un’auto con stile.
Insegno inoltre come rappresentarsi con fiducia e autostima, migliorando la comunicazione verbale e il controllo dei movimenti non verbali. Durante il corso organizzo anche performance aperte al pubblico, che includono Teatro, Danza e Moda. I miei ex allievi oggi lavorano con successo a livello internazionale. Ora offro questi corsi sia online che in presenza, aperti a persone di qualsiasi età, genere ed esperienza. Chiunque voglia partecipare può contattarmi direttamente su Instagram: @anastasiya_skibunova
Hai lavorato nelle serie di successo Flora's Kids e Hotelier's Notes. Puoi raccontarci qualcosa sui tuoi personaggi?
Sì, appena mi pettino con i capelli all'indietro, divento subito una rigida poliziotta! Nella serie Flora's Kids, l'azione si svolge nei "selvaggi" anni '90, tra sparatorie, fratelli, regolamenti di conti tra gangster e un contesto di totale anarchia. Sul set hanno partecipato stuntman che hanno realizzato acrobazie davvero mozzafiato. Io interpreto una detective che conduce un’indagine.
Il mio personaggio, però, è molto diverso dalle classiche poliziotte russe. Appaio sullo schermo con un mantello rosso, un foulard nero, e occhiali scuri. La mia eroina ha qualcosa di straniero, un po’ come una detective dei film western. Anche il modo in cui si esprime è insolito: leggermente manierato. Tutta la sua immagine – discorsi, gesti, comportamento – contrasta fortemente con la cruda realtà criminale che circonda i protagonisti della serie.
Recentemente, inoltre, è uscito il film Hotelier’s Notes, una serie comica diretta da Radda Novikova. Qui interpreto una moglie estremamente gelosa, che organizza scenate e indagini contro il marito in ogni occasione, anche quando non c’è alcun motivo. Il ruolo di mio marito è stato interpretato da Mikhail Gorevoy, che ha lavorato anche a Hollywood. Durante le riprese siamo diventati molto amici.
Dove si sono svolte le riprese?
Le riprese si sono svolte nell’Hotel Helvetia, un cinque stelle di San Pietroburgo, una città incredibilmente bella e piena di energia. Durante una scena in cui dichiaravamo il nostro amore, ha iniziato improvvisamente a nevicare con fiocchi enormi! C’era qualcosa di magico, quasi mistico...
Ultimamente vengo spesso invitata a interpretare il ruolo di detective, e ho già ricoperto questa parte in diversi film. Uno di questi, il cortometraggio Parts, è stato selezionato per il festival Kinotavr 2021. Ho recentemente interpretato un’altra detective nel film The Schroedinger Code, ancora inedito, dove il mio personaggio indaga su un omicidio e sul furto di un chip con informazioni segrete. Questo ruolo mi ha affascinato particolarmente per l’approfondimento del lavoro investigativo, in particolare la capacità di condurre un interrogatorio. Come convincere un criminale a confessare? Come trovare la chiave per aprire una persona e arrivare all’unico approccio corretto che porti alla verità?
Hai lavorato anche in teatro, in un continuo flusso tra arti audiovisive e performative. Come affronti questa combinazione?
Il teatro (come la recitazione) è un organismo in continua evoluzione. È sempre "qui e ora", sempre vivo e organico. Il teatro assorbe il tempo come una spugna, perché le persone che lo vivono sono a loro volta influenzate dal tempo. Se oggi viviamo in un’epoca dominata dall’intelligenza artificiale e dai robot, allora il teatro esplorerà questi temi in modi diversi, permettendoci di riflettere su di essi da molteplici prospettive. Il teatro ci offre la possibilità di vedere da angolazioni diverse, di pensare e di sentire.
Il flusso tra arti audiovisive e performative è oggi molto naturale, e io lo affronto con grande interesse. L’unico limite è che gli effetti audiovisivi non devono disturbare o distrarre il pubblico, impedendogli di sentire e pensare autonomamente. Questi effetti devono creare un’atmosfera suggestiva, ma senza mai sacrificare la trama e la recitazione. Serve equilibrio.
Nel mio percorso, ho recitato al Teatro "Modern", dove gli effetti audiovisivi sono molto presenti ma usati in modo simbolico, in supporto alla trama. Al contrario, nel Pina Bausch Dance Theatre, gli effetti erano ridotti al minimo: niente decorazioni, solo musica, suoni, pioggia, acqua, fiori e un palcoscenico puro. È stata un’esperienza straordinaria.
Hai anche lavorato come modella. Come hai intrapreso questa carriera?
Per quanto riguarda la mia carriera da modella, ho lavorato per agenzie a Milano e Riga, sfilando, posando e realizzando shooting per stilisti italiani. Ho anche vinto diversi concorsi di bellezza e moda (che ho elencato sotto). Ancora oggi lavoro come modella in Europa, e recentemente ho partecipato a diversi spot pubblicitari a Dubai.