I migliori videogames recenti secondo la critica: da Flight Simulator a Ghost Of Tsushima

Ghost of Tsushima è l’ultima esclusiva in ordine temporale su PS4, il canto del cigno della console Sony. L’action open-world ambientato nel Giappone feudale del XIII secolo porta su schermo l’invasione dei Mongoli nella terra del Sol Levante, in una cornice visiva ispirata e affascinante. Lo stile artistico unisce differenti tonalità e un’attenta ricerca nei paesaggi e negli scorci visivi, uniti ad un gameplay classico ma funzionale all’esperienza emozionale di gioco. Anche per The Games Machine “il gioco è migliore della singola somma delle sue parti: non reinventa nessun aspetto, ma è capace di offrire un intrattenimento per gli amanti dei giochi a mondo aperto e delle ambientazioni orientali.” Lo stile fortemente cinematografico richiama le pellicole del maestro Kurosawa, tra scenari, musica e violenza, e lo fa anche con una particolare modalità in bianco e nero, che per Game Informer rappresenta un ulteriore tocco di classe all’esperienza: “la linea di ispirazione è chiaramente intenzionale; Sucker Punch include una splendida "Modalità Kurosawa", che crea un effetto trattato in bianco e nero, riproducendo la grana della pellicola. Ma anche al di là di questa fantastica caratteristica, Ghost of Tsushima è un gioco che maneggia con destrezza l’arte estetica sui cui si riflette, affermandosi saldamente come la saga sui samurai del medium videoludico.”