Psicologia dello stress: una contraddizione in termini?
Tv / News - 21 November 2014 16:00
"Sono stressato": quante volte lo diciamo o ce lo sentiamo dire da qualcuno? Ma cosa significa esattamente "essere stressati"? E quali sono i fattori che favoriscono maggiormente i
Psicologia dello stress: le origini. Ma che cos'è, esattamente, lo stress? E come prende forma? Per capirlo occorre partire proprio dal termine, che etimologicamente parlando significa “sforzo, spinta”. Le reazioni dovute a stress, in effetti, rappresentano specifiche risposte dell'organismo a situazioni esterne che lo sollecitano. In altre parole, si tratta di una serie di fenomeni fisiologici, emotivi, cognitivi e comportamentali che si verificano quando l'organismo deve adattarsi a una situazione nuova, e dunque sconosciuta. In generale, le reazioni di stress hanno lo scopo di preparare l'organismo a fronteggiare lo stressor, ovvero la nuova situazione che può destabilizzare l'individuo. Lo stress, dunque, non ha di per sé un'azione negativa o dannosa sulla persona: al contrario, una certa dose di stress ha un effetto positivo sulla salute. I problemi sopraggiungono qando la reazione di stress viene sollecitata troppo a lungo o in misura eccessiva, facendo sì che le capacità di adattamento psicofisico dell'individuo ne risultino sopraffatte: così, le energie appaiono esurite, le strategia comportamentali messe in atto per far fronte alla fonte di stress risultano inadeguate e la persona avverte una costante condizione di tensione che difficilmente viene alleviata dal riposo.
La psicologia come arma contro lo stress. Ed è qui che entra in campo la psicologia: se infatti prima degli anni Settanta si pensava che lo stress contribuisse solo in modo marginale allo sviluppo di poche malattie fisiche, in particolare di wuelle definite “psicosomatiche”, recentemente la scienza ha cominciato a mettere in evidenza nuove relazioni esistenti tra lo stress e una vasta gamma di patologie che prima benivano considerate di natura strettamente organica, come le patologie cardiache, il diabete, l'ictus, vari tipi di malattie infettive e, secondo alcuni studiosi, persino la comunqe influenza. Si deve infatti allo straordinario sviluppo delle neuroscienze la scoperta di una serie di eventi psicologicamente rilevanti si traducano in modificazioni fisiologicamente dannose per la salute e, in alcuni casi, in vere e proprie malattie.
Il cervello, dunque, appare sempre più un punto di riferimento obbligato per la comprensione dell'organismo, sia esso in stato di malattia o di salute.
Le principali cause di stress oggi. Ma quali sono le principali cause di stress al giorno d'oggi? Secondo quanto rilevato dall'Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro, sarà proprio l'ambito lavorativo quello più strettamente correlato al concetto di stress, da qui al 2020. “Oggi - spiega infatti Tommaso de Nicola, Direttore vicario prevenzione dell'Inail- le cause principali di stress sono l'insicurezza e la precarietà, il carico di lavoro e i fattori organizzativi, la mancanza di supporto da parte di capi e collaboratori. E per il 50% dei lavoratori europei lo stress è una condizione normale”.
I 10 lavori più stressanti al mondo. Quali sono dunque le professioni che è preferibile evitare per non incorrere nel tanto temuto “stress”? A stilare una classifica dei dieci lavori più a rischio è stata un'agenzia di collocamento, che ha raccolto i dati dal sito 20 Minuten. Ecco allora una classifica delle professioni dalle quali è meglio guardarsi: al decimo posto troviamo il tassista, che si trova a doversi costantemente confrontare con corse nel traffico e passeggeri fastidiosi. Subito prima, rispettivamente in nona e ottava posizione, troviamo invece il reporter e il poliziotto. La settima posizione è riservata ai Ceo, ovvero gli ammnistratori delegati, mentre il sesto posto è occupato dagli addetti stampa, stretti tra la pressione del circo mediatico e le assurde richieste dei committenti. Quinta posizione per l'organizzatore di eventi, mentre appena fuori dal podio troviamo il pilota d'aereo. La medaglia di bronzo se l'aggiundicano gli Ufficiali militari e quella d'argento i pompieri. In pole position, infine, troviamo il soldato semplice che, tra marce forzate, ronde notturne razioni di gallette e stipendio da fame brilla imbattuto in cima alla vetta delle professioni più sconsigliate di sempre.
“Salvate il soldato Ryan”, recitava il titolo del famosissimo film con Matt Damon firmato dalla mano di Spielberg.
Forse qualcuno avrebbe dovuto dirlo prima, al soldato Ryan, che si era scelto la professione più stressante di sempre.
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