I misteri ancora nascosti degli Aztechi in Messico

Tra i culti più diffusi tra gli aztechi c’era quello dei sacrifici umani, che avveniva nel tempio di Tenochtitlán. I vecchi sacerdoti eseguivano il sacrificio per ingraziarsi gli dei: davano da bere alla vittima del cacao, mischiato con il sangue rimasto sulle lame dei sacrifici precedenti, lo conducevano nel tempio Mayor, alto circa 60 metri su sette livelli. Lo stendevano sull’altare e con un pugnale di pietra gli estraevano il cuore ancora vivo. Il corpo veniva  fatto rotolare giù per le gradinate del tempio  mentre il cuore ancora pulsante era tenuto in alto, verso il cielo, in onore al Dio-Sole. Spesso il corpo veniva tagliato in pezzi e offerto a persone importanti, oppure usato in un rituale di cannibalismo. Altri sacrifici erano effettuati per aumentare il raccolto del mais: se non fossero stati celebrati un numero sufficiente di sacrifici al dio della pioggia Tlaloc, ci sarebbe stata siccità e il mais non sarebbe cresciuto. Spesso venivano immolati anche bambini, e prima del gesto i piccoli erano costretti a piangere, perché le loro lacrime erano desiderate dal dio. Secondo alcune fonti (l’articolo The Enigma of Aztec Sacrifice), sarebbero 250.000 le persone uccise in sacrifici umani presso la civiltà azteca.