I migliori videogiochi disponibili su PlayStation VR
Games / Editoriali - 06 October 2017 14:00
Nel primo anno di vita, PS VR ha ospitato più di cento titoli differenti. Nell'articolo una lista dei migliori videogiochi disponibili, al momento, sul visore di realtà virtuale Sony
PlayStation VR ha rappresentato una svolta all’interno dell’intrattenimento casalingo, espandendo il concetto di videogioco e replicando a 360 gradi un mondo vivo e tangibile. L’unione con PS4 ha permesso di giocare esperienze pensate appositamente per la realtà virtuale, con vere e proprie avventure esclusive per il visore, insieme a piccole sezioni e minigiochi presenti in titoli già usciti, come successo con Call of Duty: Infinite Warfare e Star Wars Battlefront. I primi prodotti su PS VR hanno rappresentato una sorta di intrigante tech-demo delle capacità e opportunità offerte, sia con videogiochi usciti a prezzo budget che con alcuni contenuti gratuiti su PSN. Il costante supporto di Sony lo si evince sia dai giochi in uscita, con il primo titolo per realtà virtuale in regalo agli abbonati PS Plus, ovvero Rigs, che dal punto di vista dell’offerta, con un nuovo bundle e una revisione dell’hardware prevista per quest’anno.
Ma quali sono, ad oggi, le migliori esperienze disponibili su PS VR? Il sogno di vivere in prima persona le gesta del Cavaliere Oscuro ha trovato realizzazione in Batman VR, capitolo incentrato sull’investigazione e le doti da detective di Bruce Wayne. Il gioco si basa su un motore grafico mutuato dagli splendidi lavori di Rocksteady Studios, presentando un impianto tecnico capace di immergere il giocatore in un universo sempre apprezzato su schermo e mai vissuto direttamente. La sensazione di essere nel corpo di Batman è palese, soprattutto quando ci guardiamo virtualmente allo specchio, vivendo il passato e presente delle strade di Gotham City.
Robinson The Journey è invece un tuffo nella natura selvaggia, tra vegetazione e ambienti incontaminati e l’asettico futuro di strutture scientifiche. La visuale in prima persona, vero punto di forza di ogni produzione in realtà virtuale, viene qui sublimata nell’incontro con i dinosauri, un’esperienza che rende palpabile una delle creature più affascinanti di sempre. La nomenclatura del titolo segue da vicino l’opera letteraria di Daniel Defoe, con un personaggio rimasto solo e disperso su un pianeta simile alla Terra. L’unica compagnia del protagonista sarà quella di un’IA all’interno di una sfera fluttuante e un cucciolo di tirannosauro, in una produzione che strizza l’occhio alla fantascienza di Jurassic Park.
Farpoint è uno dei progetti più interessanti e solidi disponibili su PS VR, uno sparatutto in prima persona dove imbracciare, letteralmente, un fucile su un pianeta ostile e pericoloso. L’interazione con il gioco, infatti, passa dalla periferica a forma di arma futuristica, l’Aim Controller, costruita appositamente per il titolo e che va a sostituire il DualShock 4, per un’esperienza che fa dell’immersività uno dei punti fondamentali. Insieme all’innovativo e particolare sistema di controllo, quello che colpisce è l’aspetto tecnico, per nitidezza e definizione, con scorci paesaggistici e un’atmosfera da science-fiction.
E arriviamo al videogioco che più di ogni altro ha contribuito alla realtà virtuale di Sony, il settimo capitolo di una delle serie nipponiche maggiormente conosciute e apprezzate a livello mondiale. L’arrivo di Resident Evil VII ha portato con sé tanta curiosità e aspettative, sia per il rilancio del brand che per una storia interamente sviluppata e giocabile anche su PS VR. L’atmosfera e l’indirizzo horror avvicina il titolo ai primi storici episodi della saga, con una villa abitata dalla famiglia Baker e da strane creature. Vivere il gioco in prima persona è un’esperienza incredibilmente suggestionante, un incubo in cui ogni passo e rumore portano con sé angoscia e tensione. Accanto all’aspetto visivo, pienamente riuscito, anche la componente ludica e narrativa si attesta su alti livelli, una rivoluzione che ha permesso a RE VII di innovarsi senza, tuttavia, rinnegare le proprie radici.
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