I giochi del PlayStation Now di febbraio 2021

Games / Editoriali - 16 February 2021 14:00

Detroit: Become Human, Darksiders Genesis e Black Ops III

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I giochi del PlayStation Now di febbraio ripropongono alcuni grandi classici PS4 già dati con l’abbonamento PlayStation Plus (déjà-vu?), insieme a due tra le migliori produzioni indie degli ultimi anni.

Detroit: Become Human è l’ultima produzione di Quantic Dream, divenuta famosa per le proprie avventure grafiche dal forte stampo cinematografico, con una grafica di alto livello e una storia plasmata dalle nostre scelte. Il setting futuristico unisce una Detroit del 2038 popolata da androidi e umani, una difficile convivenza che affronta in più occasioni il tema del razzismo, con differenti protagonisti: tre robot creati con specifiche caratteristiche, per rispondere alle esigenze dei rispettivi proprietari. Il motion capture configura un’esperienza visiva di elevata qualità, particolarmente per le espressioni facciali, una stratificazione di scelte e conseguenze notevole, ma con una storia che a volte scade nel banale e nel cliché, vanificando, in parte, il fascino estetico del titolo.

Darksiders Genesis è lo spin-off della trilogia di Darksiders, qui rivista in una variante hack’n slash con visuale isometrica, abbandonando quindi il classico stampo da action RPG della saga. Il sistema di combattimento è ben ritmato e divertente, sostenuto anche da un level design e dalle abilità differenti dei protagonisti. Molto meno riuscita è invece la trama, alquanto scialba, e le sezioni platform, che risultano tediose, anche per una gestione della telecamera (dall’alto) non sempre impeccabile.

Hotline Miami 2 è il seguito di uno straordinario primo capitolo, entrato di diritto nell’olimpo degli indie della scorsa generazione. Grafica retrò, difficoltà brutale e scontri serrati, dialoghi perfetti e una colonna sonora eccezionale, tra le migliori in assoluto in ambito videoludico, seppure inferiore a quella inarrivabile del primo capitolo.

Call of Duty: Black Ops III è uno dei capitoli più ricchi in assoluto della saga, con una Campagna che riprende gli stilemi di Black Ops, dove realtà e immaginazione tendono a confondersi. La possibilità di giocarla interamente in cooperativa, insieme ad una Campagna Zombi dedicata e ad un mulitplayer (come sempre) stratificato e profondo, configurano un titolo adatto a qualsiasi tipologia di videogiocatore che ami gli FPS.

Little Nightmares è uno dei migliori indie degli scorsi anni, una produzione a tinte horror che mette in scena i nostri peggiori incubi, una visione distorta e particolare che a tratti ricorda le pellicole burtoniane. Il gioco è un action platform in due dimensioni, con un immaginario interessante e ben caratterizzato, un ottimo modo per scoprire la produzione in attesa dell’imminente seguito.

WWE 2K Battlegrounds è la versione cartonesca e fantasiosa del wrestling su licenza targato 2K Games, una visione edulcorata della simulazione in uscita a cadenza annuale. Il risultato, a dispetto di un look inizialmente accattivante, è quello di una produzione poco profonda e ripetitiva, con una ridotta varietà in termini di mosse, pochi lottatori e un gameplay stantio e scarsamente divertente.

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