Homeland 8, le novitå sulla serie tv
Tv / Editoriali - 01 August 2018 10:00
Claire Danes è la protagonista della serie tv giunta all'8a stagione
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Homeland 8 è la serie tv le cui riprese si stanno svolgendo in queste settimane. Nello sviluppo creativo degli ultimi anni, dopo la scomparsa del personaggio di Nicholas Brody (Damian Lewis) nella terza stagione è stata Claire Danes la protagonista dello show nel ruolo di Carrie Mathison. Da agente della CIA affetta da disturbo bipolare, fu la stessa patologia ad impedirle di discernere la realtà quando si innamorò del marine Brody convertito all’Jihād (leggi intervista a Navid Negahban, protagonista nel ruolo di Abu Nazir).
Nella stagione 7 appena conclusa Carrie è passata dalla caccia ai terroristi a perseguire le spie russe che speravano di destabilizzare il governo degli Stati Uniti, tanto che lo stesso Presidente degli USA Elizabeth Keane (Elizabeth Marvel) ha rischiato l’impeachment. E per giungere a questa azione ha perso anche la genitorialità della figlia Frannie, affidata alla sorella. In Russia è stata catturata e lasciata marcire in un carcere, senza poter assumere i medicinali che curano il suo disturbo.
La nuova stagione sarà trasmessa all'inizio del 2019. Il creatore della serie Alex Gansa ha rivelato alcuni dettagli importanti, tra cui il fatto che non sarà ambientata negli Stati Uniti: “La Stagione 7 organizza tutti i pezzi sulla scacchiera per rendere questo un finale appropriato per la storia che abbiamo raccontato - ha detto a EW - In quest'ultima stagione siamo stati anche a Washington con l'intenzione di portarci oltreoceano per un ultimo capitolo. La stagione 8 si svolgerà all'estero da qualche parte (…) sarà una stagione più piccola basata sull’intelligence”.
La serie ha ottenuto una buona audience in USA, oscillando da 1,08 a 1,88 milioni di telespettatori. Al 69° Golden Globe Awards ha vinto il premio per la miglior serie televisiva Drama, e Claire Danes come migliore attrice: entrambi i premi furono attribuiti anche l’anno successivo, assieme a quello a Damien Lewis come attore.
Se Carrie nell’ultima puntata "Paean to the People” era rilasciata dopo sette mesi di come parte di uno scambio di prigionieri, non era più lucida: dopo la sospensione del farmaco sembra non riconoscere nemmeno il mentore e capo della CIA Saul Berenson (Mandy Patinkin). Da qui proseguirà la vicenda, con la riabilitazione di Carrie dopo la discesa tortuosa nella malattia mentale. Ma se l’ambientazione sarà nel Medio Oriente, Carrie certamente si avvicinerà alla guarigione. Anche perché non si tratta di un luogo qualsiasi quello dove si svolgeranno le vicende della stagione 8, bensì in Iran dove morì impiccato anche Brody.
“Sarà una narrazione circolare - ha detto Gansa - con l'ottava stagione che ci riporta dove tutto ebbe inizio Questa serie è iniziata in Israele, e c'è qualcosa di poetico nel tornare in quella parte del mondo nello show”. La serie infatti è tratta dallo show israeliano Prisoners of War (Hatufim) andato in onda su Channel 2 per due stagioni, e creato da Gideon Raff. “Quindi abbiamo pensato, solo in un modo tematico, che sarebbe bello finire lo spettacolo ambientato in Israele".
Per quanto riguarda le altre stagione della serie, pare che l’8a sarà l’ultima, anche se il canale Showtime deve ancora rilasciare una dichiarazione ufficiale. Al sito GoldDerby il produttore esecutivo Howard Gordon ha riferito che “stiamo procedendo una stagione alla volta. Inizialmente avevamo pensato che l'anno prossimo sarebbe stato l'ultimo o almeno lo stesso per cui Showtime si era impegnato, ma vedremo davvero come andrà questa stagione. È davvero un processo che prosegue anno per anno, se la storia e i tempi sono giusti e se c’è la disponibilità, penso che tutti siano generalmente aperti all’idea. Tenteremo di realizzare una buona stagione e poi vedremo cosa succederà”.
Nel 2016 Gansa aveva affermato che per lui si trattava dell’ultima stagione, ma che avrebbero lasciato dello spazio affinché i personaggi potessero avere uno sviluppo, nel caso in cui gli attori volesse procedere.
Così a giugno Claire Denis - che è in attesa del secondo figlio - ad un podcast su Variety, "Remote Controlled” ha detto che il futuro di Homeland è "totalmente incerto. È il tipo di spettacolo che potrebbe continuare all'infinito perché è uno strano modello, è insolito, può mutare in modi in cui molti show non possono”.
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