Recensione The Captain, Robert Schwentke con un'incredibile storia vera
Appena uscito nelle sale statunitensi, con Max Hubacher nei panni di Willi Herold.
The Captain (Der Hauptman, il titolo originale) è stato presentato in anteprima mondiale al Toronto International Film Festival. Robert Schwentke racconta l'incredibile storia di Willi Herold, criminale di guerra, noto come l'esecutore di Emslandlager, il campo di concentramento riservato ai soldati tedeschi disertori o colpevoli di vari reati.
Il film ha una potente scena d'apertura con Herold (interpretato da Max Hubacher) che corre per salvarsi la vita. È inseguito da un divertito gruppo di soldati ubriachi. Scampato miracolosamente ai loro fucili, al ragazzo capita un bizzarro colpo di fortuna: trova l'uniforme e i documenti di un capitano. Da disertore, e ladruncolo a capitano, intoccabile tra gli intoccabili: Herold riesce a mettere insieme una banda di brutti ceffi sotto il segno di una missione top secret, quella di redigere un report sulla situazione nel fronte tedesco. L'indagine gli sarebbe stata commissionata da Hitler in persona. Giunto a Emslandlager, tra responsabili burocrati ligi ai protocolli e altri preoccupati di non deludere gli ordini del Führer, Herold organizza un vero e proprio massacro di prigionieri tedeschi.
Schede
The
Captain procede lungo una escalation dell'orrore sorretta da sadiche,
altre volte grottesche, sequenze di umorismo nero. Il film non lascia
indifferenti, come se Schwentke avesse recuperato un messaggio nella
bottiglia scritto durante la primavera del 1945: l'opera cattura
l'opprimente clima di sospetto reciproco, il morale esasperato della
popolazione saccheggiata e la depravazione di un esercito allo
sbando. Il messaggio giunge a destinazione, vale a dire, fino ai
giorni nostri. E suona come un allarmante monito, grazie al finale
d'effetto.
Da spettatori rimaniamo disorientati: dall'Urlo di
Munch alla Guernica di Picasso, l'impatto è lo stesso, alienante.
Da sottolineare l'ottima performance dell'intero cast, meritato valore aggiunto al film.
Willi Herold viene arrestato da milizie inglesi. Condannato per crimini di guerra dalla corte marziale, sarà giustiziato il 14 novembre del 1946 a Wolfenbüttel.
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