Venezia 73: incontro con Tom Ford, Jake Gyllenhaal e Amy Adams per il film 'Nocturnal Animals'
Cinema / News - 02 September 2016 17:45
Al Festivl del Cinema di Venezia è stato presentato "Nocturnal Animals": alla conferenza partecipano Tom Ford, Jake Gyllenhaal e Amy Adams.
Abbiamo partecipato alla conferenza con il regista Tom Ford, al Festival di Venezia per la presentazione del nuovo film "Nocturnal AnimalS". Con lui hanno preso parte all'incontro Aaron Taylor-Johnson, Jake Gyllenhaal e Amy Adams. Il film - tratto dal romanzo "Tony and Susan" di Austin Wright - racconta di una giovane gallerista d'arte disillusa che riceve un manoscritto dall'ex marito: qui si racconta di un efferato omicidio, con protagonista un uomo che perde la figlia e la moglie rapite durante un viaggio in Texas, stuprate e uccise.
D. Nel film si dà molta importanza all'aspetto visivo. Quale è il motivo?
Tom Ford. Come nella scena del ritrovamento dei due cadaveri in mezzo ad una radura, sopra un divano rosso volevano ampliare il senso di drammaticità del film.
D. Come Ti sei immedesimato nel personaggio di Tony Hastings?
Jake Gyllenhaal. È stato difficile, soprattutto girare alcune scene per il senso di empatia che provano. Ad esempio la scena in cui la famiglia viene portata via in macchina dai teppisti è stata complicata da realizzare.
Tom Ford. C'è da aggiungere che il personaggio di Tony Hastings ha alterato la sua vita conoscendo la moglie. Quando lui vede la sua moglie davanti alla clinica dopo aver abortito, siamo in due film paralleli.
D. Ci sono dei punti di contatto con il suo personaggio è lei?
Amy Adams. Quello di Susan Morrow è un personaggio in cui mi sono identificata perché spesso mi sono comportata in questa maniera. Trovo impossible interpretare un ruolo che non mi piace. Il concetto di vendetta espresso nel film è però un sentimento duro, dà benessere solo per pochi minuti. Susan all'inizio mi sembrava che non fosse autentica. Poi mi sto resa conto di ciò che ci fosse sotto la superficie.
Jake Gyllenhaal. Qui non si ha solo vendetta. Quando mi hanno mandato la sceneggiatura mi chiesi come rappresentare un paio di personaggi dal punto di vista fisico. Noi pensavamo all'inizio che il personaggio di Tony Hastings odiasse le pistole, la violenza, per poi mutare lentamente. È proprio la storia che mi ha catturato.
Aaron Taylor-Johnson. Succedono cose molte dure nel film, ed io qui interpreto un personaggio malvagio, Ray. Anche io ho moglie e figli, mi sono sentito chiamato in causa. Non avevo una grande fiducia quando ho cominciato il film, perché non sapevo dive andare ad attingere le emozioni. Mi sono fatto aiutare molto da Tom. Mi ritengo molto fortunato nell'avere interpretato questo film. Tom diceva che il personaggio di Ray doveva essere carismatico, ma anche pericoloso nella sua imprevedibilità.
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