Il grande sogno, le ambizioni dei bambini nel film di Pascal Plisson

Cinema / News - 12 October 2016 07:30

La geografia delle ambizioni è presente ne "Il grande sogno" di Pascal Plisson, documentario su quattro bambini e adolescenti.

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Film A Quiet Place 2 - video

Pascal Plisson è il regista de “Il grande sogno”, documentario che esplora le ambizioni di ragazzi in quattro parti differenti del mondo.

Partiamo da Tom, diciannovenne dell’Uganda che Tom studia presso l’Autorità per la salvaguardia della fauna, nel parco nazionale Queen Elizabeth. Vuole diventare ranger: “Voglio studiare più a fondo gli animali selvatici e capire come vanno protetti”. Ha il sostegno della famiglia, e in un ambiente ostile come quello tra Kampala e Bwindi non è agevole.

Deegii ha undici anni, è della Mongolia e desidera divenire contorsionista. Alterna duri allenamenti allo studio. “L’audizione sarà molto dura. I giudici guarderanno ogni particolare”, ammonisce l’istruttrice. Manca poco per il giorno dell’esame, in quattro minuti deve convincere la giuria di essere la migliore.

Albert ha anche lui undici anni, vive a Cuba in un quartiere popolare di L’Avana. Il pugilato è il suo obbiettivo, ma i voti a scuola sono pessimi e così deve interrompere gli allenamenti. La famiglia vuole essere fiera di lui, ma lo studio è imprescindibile: Albert o i applicherà a scuola, o la sua carriera di pugile sarà nulla.

Infine Nidhi è una quindicenne che vive in Bihar, nel nord dell’India insieme ai genitori e ai quattro fratelli. Appassionata di matematica, ambisce ad essere ammessa al politecnico della sua regione. La famiglia è di umili origini, lei fatica per ottenere i risultati. “È importante che io entri in questa scuola perché mi permetterà di diventare indipendente”, dice.

Il documentario, come forme che affronta la realtà in maniera empatia nei confronti del pubblico sta così diventando una delle forme espressive che meglio veicolano la realtà, surclassando il cinema realistico. È il caso anche di “Austerlitz” presentato al Festival di Venezia, nonché “American Anarchist”. Fino a “The Look of Silence” di Joshua Oppenheimer, sulla presa al potere in Indonesia del generale Suharto, “Amy” sulla cantate Amy Winehouse.

Per non parlare di “Inside Job”, che ha vinto l’Oscar nel 2010 raccontando la corruzione negli Stati Uniti attuata dall'industria dei servizi finanziari; “Common Threads: Stories from the Quilt” (1989) sulla diffusione dell’Aids; “Best Boy” (1979) su un disabile mentale.

Ogni tematica pare riflettere tematiche attuali, che trovano nelle parole dei diretti interessanti maggiore interesse che recitate. Lo stesso regista Plisson ha ottenuto più di 1,4 milioni di presenze con il documentario “Vado a scuola”, sui chilometri che quattro bambini del Marocco, Kenya, Argentina e India devono percorrere ogni giorno per attingere al sapere della scuola.

Alla base de “Il grande sogno” ci sono molte ore di girato, con una cinepresa a contatto con i bambini per cogliere momenti di verità, un montaggio di 22 settimane. La realtà va comunque filtrata.

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