Brasile: I Figli Del Sole, Figli Di Un Dio Minore

Daily / News - 06 May 2009 11:00

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Film L'albero dei frutti selvatici

Il Supremo Tribunale Federale brasiliano si era pronunciato a metà marzo: ora, scaduta la data limite di 45 giorni per il ritiro volontario dei non-indios, la polizia federale brasiliana ha cominciato le operazioni di espulsione dei grandi coltivatori di riso ("arrozeiros") e dei latifondisti che occupano abusivamente Raposa Serra do Sol, terra indigena situata nello stato amazzonico di Roraima.
Dopo una battaglia legale durata quasi 30 anni per vedere riconoscere quei diritti culturali, economici e sociali sanciti peraltro dalla Costituzione nel 1988, Raposa, 1,7 milioni di ettari, torna agli Indios: circa ventimila indigeni Macuxi, Wapixana, Ingariko, Patamona e Taurepang,
Nel 2005 il decreto di omologazione firmato dal presidente Luis Inàzio Lula da Silva, avrebbe dovuto garantire agli Indios il diritto al possesso permanente e all'usufrutto esclusivo delle risorse: in realtà il decreto fu ostacolato dalle stesse autorità locali, da sempre favorevoli alla presenza dei bianchi, che decisero di appellarsi al Supremo Tribunale.
Nel frattempo, in un clima di tensione sottaciuta e crescente, centinaia di "arrozeiros" hanno continuato ad espandere illegalmente le piantagioni e difendere le loro fazendas abusive con atti di violenza contro le popolazioni locali e ai danni dell'ambiente.  
Ora, finalmente i giudici della Corte Suprema hanno ratificato l'omologazione e votato a favore del mantenimento di Raposa "in area continua" e non "a isole", cioè senza frazionamenti, l'escamotage auspicato dai latifondisti, sostenuti dalle autorità locali, per poter lottizzare un'altra fetta di Amazzonia e continuare a sfruttare impunemente le risorse dei nativi: "arrozeiros" e contadini devono lasciare le loro "proprietà" e Raposa subito, senza opporre resistenza. Prima di farlo naturalmente bruciano tutto, per non lasciare niente agli Indios.
Il governatore di Roraima, José de Anchieta Júnior, non ha perso l'occasione per ribadire il proprio disappunto riguardo la decisione della Corte Suprema, dichiarando al quotidiano O Globo  di non volere più discutere della faccenda: "La riserva indigena di Roraima si trasformerà in un autentico zoo umano. Senza contatto con i bianchi, quelli che vedremo vivere là saranno animali umani".
Lo sgombero forzato procede. La tensione resta altissima.

© Riproduzione riservata



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