The Last Of Us: Part II, anteprima videogame per PS4
Games / Editoriali - 24 June 2018 11:00
Il primo The Last Of Us ha rappresentato uno spartiacque importante all’interno del medium videoludico, elevando la narrazione e il gameplay ad una maturità mai raggiunta prima, un aspetto che ha poi influenzato molte delle esclusive Sony uscite su PS4. Il percorso tracciato viene seguito con ancora maggior forza in questo seguito, che si è mostrato per la prima volta con un gameplay trailer durante la conferenza all’E3 di Los Angeles. Se le prime apparizioni di The Last Of Us: Part II avevano mostrato sequenze filmate di estrema violenza, con un focus sulla recitazione e le espressioni dei personaggi, questo primo spezzone di giocato con Ellie ha amalgamato la cura visiva a quella ludica, con un dinamismo e fluidità dell’azione davvero mai vista prima.
Tutto si apre con una panoramica su un ballo notturno, all’interno di un accampamento dove si trova Ellie, la protagonista femminile di The Last Of Us: Part II. I contorni della ragazza, delicati e gentili nel primo capitolo, si presentano qui segnati da sofferenza ed esperienze vissute, che l’hanno resa dura e dalle linee marcate. La scena, splendidamente rappresentata e mossa da un motion-capture praticamente fotorealistico, unisce la delicatezza di un momento di pace all’oblio e oscurità della realtà. Il bacio di Ellie alla ragazza lascia così il posto ad una scena grigia, funerea, con il nostro coltello che affonda nella pelle di un predone. La transizione, da un sogno di tranquillità e vita, si trasforma in sopravvivenza e morte, il primo passo verso una notte violenta e di sangue.
Quello che stupisce del trailer The Last Of Us: Part II è la qualità del gameplay, con un’azione incessante, dal ritmo serrato, con fasi stealth e di guerriglia urbana, un misto che si alterna con una fluidità e naturalezza da produzione cinematografica. Le azioni contestuali, che si integrano al punto dello scenario in cui ci troviamo, creano un senso di coerenza e presenza scenica incredibile, con fughe rocambolesche, nascondigli improvvisati e vetrine che fanno in frantumi, il tutto senza soluzione di continuità. Si passa così in maniera del tutto dinamica da uno scontro all’altro, un aspetto su cui Naughty Dog ha già lavorato e dettato nuovi standard in passato, in special modo su Uncharted 4, con combattimenti corpo a corpo che si modificavano a seconda della posizione all’interno dell’ambiente di gioco. Il sistema di coperture permette con un indicatore progressivo di monitorare la nostra visibilità ai nemici, da aggirare e stordire (o accoltellare), con un’intelligenza artificiale che reagisce in modo credibile e autonomo alla nostra posizione. Tutto questo va ad influire sulle dinamiche di fuga, dove ogni nemico si muove in maniera indipendente a seconda dell’ultima posizione a loro nota.
Il trailer mostrava, insieme ad un dinamismo dell’azione incredibile, un sistema di animazioni ed espressioni facciali da computer grafica, non solo durante le cut-scenes, una prova di forza di Naughty Dog, ma anche nelle fasi di gameplay. Ellie si muove in maniera realistica e credibile, con un carnet di esecuzioni brutali e violente, ma perfettamente coerenti all’interno dell’universo di gioco. La violenza, infatti, spesso gratuita e pretestuosa, in The Last Of Us: Part II assume dei connotati indispensabili, compenetrati al mondo post-apocalittico in cui ci troviamo. Muoversi tra i nemici, con routine comportamentali particolarmente sviluppate, si unisce ad una riproduzione dell’ambiente dalla qualità tecnica impressionante, un benchmark grafico sia in termini di ricchezza poligonale che di elementi a schermo. La vegetazione e la scena notturna stupiscono per dettaglio e nitidezza, con una fotografia come sempre impeccabile e sequenze scriptate che si uniscono senza alcuno stacco alle fasi di giocato. L’uscita di The Last Of Us: Part II è ancora avvolta nel mistero: l’E3 di Los Angeles non ha dato alcun riferimento temporale, ma probabilmente il titolo dovrebbe arrivare sul finire del 2019.
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