The Ascent arriva
al day one per tutti gli abbonati al servizio Game Pass,
la chiusura di fine luglio ideale con un titolo tanto atteso quanto
affascinante dal punto di vista stilistico. Il gioco, disponibile
anche su PC, è un'esclusiva temporanea per piattaforme Microsoft
mentre arriverà su PS5, molto probabilmente, nel corso del prossimo
anno.
The Ascent
è uno sparatutto isometrico con visuale dall'alto, incentrato su un
gameplay da
twin stick shooter,
ovvero con l'utilizzo delle due levette analogiche: con la sinistra
muoviamo il nostro personaggio, mentre con la destra prendiamo la
mira, con un range di 360 gradi come puntamento. La
parte ruolistica è abbastanza ridotta, con potenziamenti e una
crescita del personaggio che serve quasi solo ed esclusivamente a
livellare e rendere accessibili alcune sezioni particolarmente
ostiche, mentre la sensazione di progressione rimane carente. Il loot
system è infatti abbastanza scarno, con armi ed equipaggiamento in
misura ridotta e un generale feeling poco preciso durante le
sparatorie, che comunque mantengono un buon ritmo, tra nemici che
attaccano da lontano, si avvicinano in mischia e cercano di
aggirarci. Le coperture diventano a volte superflue; ben presto il
giocatore, soprattutto nelle fasi più concitate, tende ad
allontanarsi dallo scontro (vista l'IA nemica che ci segue fino ad
una certa distanza) per poi ributtarsi nella mischia, per ripulire lo
schermo. La Campagna principale può essere affrontata da soli o in
cooperativa, in locale o multiplayer online, fino a un massimo di
quattro persone.
La
grafica
di The Ascent è il punto più alto della produzione, come già i
filmati avevano mostrato prima del lancio del gioco. L'aspetto
cyberpunk è ottimamente realizzato, con luci al neon e scenari
evocativi, ricchi di dettagli e idee interessanti, che rendono il
lato artistico particolarmente ispirato e a tratti sorprendente,
considerando la natura del titolo. The Ascent è infatti un gioco
indipendente e appartenente ad un genere tendenzialmente di nicchia,
che qui si presenta con un aspetto tecnico a tratti impressionante.
Effetti visivi, particellari, riflessi e illuminazione, una mole
poligonale importante e un contrasto di cromie, restituiscono un
impatto scenico di primo piano su Xbox Series X, che riesce a gestire
senza problemi il motore grafico. Quello che invece non viene
sfruttato, ed è un peccato proprio in virtù dell'estetica, è
l'universo narrativo del gioco, che non rende mai giustizia alla
bellezza scenografica del titolo, con una storia piatta e missioni
principali e secondarie ripetitive e senza alcun guizzo in termini di
sceneggiatura.
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