Allo scorso E3
2021 uno dei titoli che ha catturato maggiormente l'attenzione
dei videogiocatori è stato il trailer di S.T.A.L.K.E.R. 2: Heart
of Chernobyl, con sezioni di gioco e filmati in engine dalla
qualità elavatissima. Il primo Stalker uscì nel 2007, portando con
sé una declinazione degli FPS particolare, con tonalità horror e
una marcata componente survival, che scandiva l'azione, molto più
ragionata rispetto ai canoni del tempo. La fascinazione
dell'ambientazione post nucleare è stata poi ripresa con successo
dalla saga videoludica Metro, con tre capitoli usciti, che ha
rivisitato le terre dell'Europa orientale con grande efficacia.
S.T.A.L.K.E.R. 2:
Heart of Chernobyl ci porta nel cuore del teatro ucraino, dove il
secondo reattore di
Chernobyl è esploso e ha causato danni
ben maggiori rispetto al primo incidente avvenuto nel 1986. La
catastrofe radioattiva ha infatti scatenato una
Zona
post-apocalittica fatta di strane creature,
mutazioni
genetiche e sinistre anomalie, come apprezzato nel trailer
durante la sezione di esplorazione all'aperto. Sotto un traliccio
ormai piegato e un cielo tetramente grigio, il protagonista Skif
lancia dei bulloni arrugginiti, per trovare quella che sembra
un'anomalia della realtà, una sorta di strappo pronto a inghiottire
qualsiasi cosa si avvicini ad esso. La componente
survival del
gioco è ben chiara sin da questi attimi, dove la semplice
esplorazione può portare con sé pericoli enormi, con un'attenta
analisi dello scenario e degli ambienti, che dovrebbero presentarsi
ampi e dal respiro maggiore rispetto a quelli tipici del genere
FPS.
La lettura che infatti dà S.T.A.L.K.E.R. 2: Heart of
Chernobyl al proprio canone di appartenenza è molto più libera nel
gameplay ed incentrata sulla narrativa, con forti rimandi all'
horror,
grazie ad una fotografia molto cupa e dai toni realistici. Nel
filmato assistiamo al dialogo di Skif con gli altri stalker,
rifugiati di notte attorno ad un falò, tra racconti e leggende del
posto; esploriamo poi le lande post nucleari di Chernobyl, muovendoci
nel buio e sparando alle creature mutate della Zona, con fasi di
shooting particolarmente tese e spettacolari. Il
comparto tecnico
sembra davvero imponente, con una mole poligonale pienamente next
gen, un'illuminazione precisa che restituisce l'orrore della
cittadina ucraina e una direzione artistica particolarmente ispirata,
grazie anche a luoghi culto di Prypiat e dintorni (ruota panoramica,
edifici, antenna radar...). Le grandi aspettative muovono anche dalla
natura del titolo, che uscirà solamente sulle console di nuova
generazione: il
28 aprile in esclusiva temporale su
Xbox
Series X|S e PC, dal day one su
Game Pass.
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