La via dell’impossibile, il film con Cary Grant nell’anniversario dell’uscita
Cinema / Editoriali - 16 May 2018 10:00
Cary Grant e Constance Bennett sono i protagonisti della screwball comedy "La via dell’impossibile"
La via dell’impossibile (Topper) è il film comico che usciva al cinema il 18 maggio 1938.
La moglie di Cosmo Topper (Roland Young), banchiere di New York di mezza età, Clara (Billie Burke) vuole avere un'esistenza serena e ben ordinata. Il suo atteggiamento è l’opposto di quello dei proprietari di banche George (Cary Grant) e Marion Kerby (Constance Bennett), che vivono nel divertimento continuo.
Dopo una riunione del consiglio di amministrazione, i Kerbys cercano di convincere Topper a smettere di fare ciò che impone sua moglie e “vivere”: ma mentre tornano nella casa di campagna George perde il controllo della loro auto e si schianta. Benché si sentano a posto, George e Marian si rendono subito conto che sono trasparenti e morti nello schianto.
Dopo qualche tempo Topper vorrebbe acquistare la loro auto appena riparata, anche se la moglie dissente: percorre la medesima strada dello schianto e scopre i due spiriti parzialmente “smaterializzati" dei coniugi Kerby. Topper si lascia sedurre dalle idee di Marion per vivere come un uomo nuovo, nel loro appartamento di New York balla, e sviene perché ubriaco. La coppia decide di aiutarlo con un Seltzer ma in preda all’agitazione Topper partecipa ad un alterco, cosicché un poliziotto lo ferma e lo conduce in tribunale, dove è accusato di condotta ubriaca e disordinata.
La notizia appare sui giornali, e Clara è più ferita che arrabbiata perché comprende che il suo sogno di socializzare con la famosa signora Grace Stuyvesant è ormai impossibile. Seguono degli equivoci per cui Topper si impossessa anche di un paio di mutande di pizzo, tanto che la moglie lo accusa di infedeltà. In realtà è lui che preferirebbe morire e divertirsi con George e Marian piuttosto che tornare da lei.
Il film sulla scorta di screwball comedy come Mancia competente (1932), Ventesimo secolo (1933), Nulla sul serio (1937) mostra come non ci siano più remore alla fantasia, e per fuggire dalla quotidianità ogni scorciatoia è plausibile. Un tema che in questo caso vira verso la comicità, mentre in altri segmenti di cinema era appannaggio dell’horror, come La mummia o La moglie di Frankenstein.
"Sai qualcosa, George? Penso che siamo morti”, dice la moglie. "Penso che tu abbia ragione, divertente, non mi sento diverso” risponde George Kerby.
Il produttore era Hal Roach, che lavorò in cortometraggi comici a basso costo con attori come Laurel e Hardy, Thelma Todd, Zasu Pitts e Our Gang Kids: la screwball comedy sembrava la scelta ideale per approdare al lungometraggio. Usò così il romanzo del 1926 di Thorne Smith The Jovial Ghosts. Inizialmente i registi contattati pensavano che una commedia su due fantasmi pazzi sarebbe stata considerata sgradevole o morbosa. Ma l’attore Cary Grant approvò, dato il successo di Il diavolo è femmina (1935), anche se inizialmente temeva che gli elementi della storia soprannaturale non funzionassero. Roach lo conquistò con la sua tesi secondo cui il film era davvero una commedia folle piuttosto che una storia di fantasmi, con un’offerta di 50.000 dollari per la sua performance.
La Bennett era stata una delle star principali durante i primi anni di film sonori, recitando in una serie di melodrammi. Trovandosi in difficoltò lavorativa accettò per 40.000 dollari. Roach aveva così il cast ideale, cui aggiunse il regista Norman Z. McLeod esperto di cinema comico, avendo realizzato tre film di successo come Monkey Business (1931) e Horse Feathers (1932), e Fields 'It's a Gift (1934).
Il tema del morti che ritornano avrebbe avuto successo tanto che La via dell’impossibile ebbe due sequel, Topper Takes a Trip (1939) e Topper Returns (1941), nonché la serie televisiva basata in onda sulla rete CBS dal 1953 al 1956.
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