L'influenza di The Last Of Us sulle esclusive PlayStation
Games / Editoriali - 03 May 2019 14:00
L'impatto avuto dal gioco Naughty Dog sulle grandi esclusive di PS4
The Last Of Us è stato uno tra i maggiori capolavori della passata generazione, il canto del cigno di PlayStation 3, poco prima dell’arrivo della nuova console Sony. La maturità della narrazione, con un ritmo e una sceneggiatura perfetti, è stata capace di raccontare come mai prima d’ora un’apocalisse zombie, non solo all’interno del medium videoludico ma in qualsiasi produzione artistica, dal cinema alla letteratura. Il carattere dirompente della storia e del modo di sviscerare il rapporto tra i vari personaggi, con momenti e passaggi davvero da pugno nello stomaco, hanno reso grande il titolo anche a distanza di anni, influenzando profondamente il mondo dei videogiochi.
Il primo a subire in maniera diretta questa maturazione del medium è stato Uncharted 4: La fine di un ladro, un cambio in famiglia, diciamo, essendo sviluppato dallo stesso team. La narrazione e i toni si sono fatti più seri, più maturi, complice anche l’età di Nathan Drake, con un’opera molto più solida rispetto al passato, con il rapporto tra fratelli e il difficile connubio tra avventura e bisogno di stabilità familiare.
Horizon: Zero Dawn è stato il primo esperimento open-world dei Guerrilla Games, autori dello sparatutto in prima persona Killzone. Il balzo in avanti, in termini produttivi e di qualità, è stato senza dubbio eclatante, con una particolare attenzione al background narrativo e visivo. La strada seguita, anche in questo caso, è stata quello di un videogioco costruito attorno ad una trama presente e funzionale all’esperienza di gioco, che coinvolgesse il giocatore con un universo narrativo avvolgente.
Ultimo in ordine di tempo è Days Gone, che riprende in parte l’immaginario post-apocalittico di The Last Of Us, con orde di zombie e sopravvissuti umani che si contendono risorse e territori. La prima presentazione del gioco, tale fosse l’ispirazione che Naughty Dog aveva esercitato, fu scambiata per uno spin-off proprio di The Last Of Us. Il tempo concesso da Sony a Bend Studio, tuttavia, ha permesso alla software house di sviluppare un titolo dotato di una propria anima e atmosfera, perfettamente riuscita, con dinamiche da open-world e un universo narrativo altrettanto affascinante. Grande lavoro è stato posto sulla caratterizzazione e sulla mappa di gioco, con la peculiarità delle orde di zombie, con decine di non-morti a darci la caccia. Anche in questo caso abbiamo un aspetto narrativo compenetrato al titolo, che nella sua progressione cerca di raccontare in maniera più intima e avvincente possibile le vicende del biker Deacon, il protagonista di Days Gone, tra passato e futuro.
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