I migliori videogiochi souls-like, da Dark Souls a Sekiro
Games / Editoriali - 11 April 2019 14:00
Un viaggio nel genere creato dai From Software
Gli ultimi dieci anni sono stati contraddistinti dall’ingresso nel mondo videoludico dei souls-like, titoli che hanno in comune particolari meccaniche di gioco: una mappa interconnessa da scorciatoie e punti di salvataggio, un livello di sfida elevato, boss decisamente ostici e una progressione del personaggio che passa attraverso l’esperienza accumulata, nel tipico stile dei giochi di ruolo, che può tuttavia esser persa in caso di morte. Il nome deriva dal primo Souls sviluppato dai From Software che, con l’originale Demon’s Souls uscito su PlayStation 3, hanno inaugurato un vero e proprio genere. La software house, divenuta poi conosciuta con la trilogia di Dark Souls, ha dettato la grammatica di un genere particolarmente apprezzato, che ha visto diversi tentativi di imitazione, più o meno riusciti.
Bloodborne è probabilmente il miglior esperimento e deriva dei souls-like di From Software, capace di portare in un ambiente straordinariamente evocativo dinamiche di gioco più veloci, incentrate in questo caso sulla schivata e contrattacco. Il gameplay più responsivo e fluido, pur mantenendo intatto ed elevato il livello di sfida, rende Bloodborne una delle migliori esclusive uscite su PS4, con una direzione artistica ispirata all’arte gotica, tra stradine, vie e cattedrali che ricordano una Vienna decadente e la seconda parte fatta di scenari similari a quelli partoriti dalla mente di Lovercraft. Sanguinario, crudo, visionario, un viaggio nella mente contorta di un Cacciatore di Bestie, bestie che hanno ormai invaso e trasformato la cittadina di Yharnam, divenuta il simbolo di una delle ambientazioni videoludiche più suggestive della generazione.
Nel confronto all’interno del genere si sono avvicinate anche altre software house, tra cui Deck 13, uno studio che ha tentato di replicare atmosfere e dinamiche dei titoli From Software. Il primo esperimento è stato Lords of the Fallen, intrigante nell’ambientazione medievale fantasy, fatta di grandi strutture e personaggi imponenti, come Harkyn, il protagonista del gioco. Il respiro nordico, tra pellicce, armature e pesanti spade dona al titolo una fisicità e pesantezza nei movimenti da indole vichinga. Il secondo tentativo, più originale nel concept e nell’ambientazione, è il fantascientifico The Surge, che vede innesti cibernetici e scenari futuristici come sfondo alle vicende. Il titolo presenta tuttavia una certa ripetitiva di fondo proprio negli ambienti, sin troppo simili tra loro, ma riesce comunque a modificare il classico canovaccio dei souls-like, introducendo tutta una componente di equipaggiamento hi-tech.
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