House of Cards stagione 7, le possibilità della serie tv

Tv / Editoriali - 16 November 2018 10:00

House of Cards nella stagione 6 vede come nuova protagonista Robin Wright

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House of Cards è alla sesta stagione, ed è stata la prima serie con cui Netflix ha esordio nella produzione.

La stagione in onda ha subito le traversie dello scandalo di Kevin Spacey, che è stato accusato di abuso sessuale per un evento accaduto nel 1992 ed è stato licenziato dallo show che si reggeva sulla sua figura del Presidente degli Stati Uniti Frank J. Underwood da lui interpretato. 


Serie tv House of Cards

Nella stagione attuale lui risulta deceduto, e il vice-presidente - nonché sua moglie - Claire Underwood (Robin Wright) ha preso il suo ruolo. 

La stagione 1 di House of Cards ha debuttato a febbraio 2013, e l'entusiasmo per lo spettacolo ha avuto un ruolo chiave nell'attirare gli abbonati di Netflix, che così ha rapidamente ampliato la sua gamma di contenuti originali, anche se ha interrotto show come Iron FistLuke Cage e Sense8.


La serie tv House of Cards è lo scandalo di Kevin Spacey

L'annuncio che la stagione 6  di House of Cards sarebbe stata l'ultima è arrivato appena un giorno dopo che Buzzfeed aveva pubblicato l’articolo in cui l'attore Anthony Rapp sosteneva di aver subito la molestia da Spacey: lo scandalo è stato quindi il traguardo della serie, che altrimenti aveva il furto ancora assicurato. 

Nella quinta stagione Frank si era dimesso dalla presidenza con l'obiettivo di essere perdonato da Claire, che gli succedette come presidente. Ma lei non è interessata ad emulare le irregolarità  del marito, che addirittura commise l’omicidio di una giornalista. Invece lei rivendica il suo nuovo ruolo di leader con una dichiarazione ad occhi chiusi:  "È il mio turno".

Le possibilità della nuova stagione di House of Cards

Se non fosse confermata la serie, troppo nodi però rimarrebbero legati. Claire infatti come Presidente si è macchiata di gesti poco chiari: non si comprende infatti se  la morte del Segretario di Stato Catherine Durant (Jayne Atkinson) sia imputabile ad una sua direttiva. Inoltre il suo rivale Doug Stamper, ormai con la barba lunga alla fine della stagione 6 pare impazzito, e il gesto che compie nei suoi confronti lascia intravvedere la sua disperazione. La stessa reazione di Claire a simile gesto, se non avesse ripercussioni in una ipotetica stagione 7 getterebbe un alone di negatività sul senso di tutta la serie medesima. Infatti si tratterebbe dell’unica serie tv che tratta il cinismo collegandolo con le maggiori gerarchie politiche - la Presidenza della nazione più potente al mondo -  e che non trova una punizione. Sarebbe come ammettere che il governo che ci sovrintende è corrotto e capace di azioni infime, che è possibile celare al popolo senza esserne giudicati. Una evenienza che la narrazione classica - sia nei film hollywoodiani che nelle serie - non ammette, dal momento che ogni caos rappresentato va ricostruito alla fine per far comprendere allo spettatore che esiste una regola morale nel mondo.

Inoltre è improbabile che Netflix consentirebbe a House of Cards di continuare su un'altra piattaforma come Amazon o Hulu. Se quindi le regole messe in atto dalla  presidente Claire Hale saranno effettivamente eterne, House of Cards si configurerebbe come la serie più spaventosa mai creata. 

© Riproduzione riservata



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