L’evento organizzato da Sony per PlayStation 5 ha mostrato il futuro del gaming del colosso nipponico, con la presentazione del design di PS5 e alcuni titoli in arrivo per la nuova generazione. Gran Turismo 7, a lungo atteso dai fan, è stato uno dei primi a comparire nella conferenza, con un trailer e un video gameplay di circa tre minuti, accompagnati dalle parole dello storico creatore della serie, Kazunori Yamauchi.
La filosofia alla base di
Gran Turismo 7 cerca di unire caratteristiche passate e nuove meccaniche, con un ritorno nostalgico ai fasti della serie quando, durante la generazione PlayStation 2, GT rappresentava il punto di riferimento per qualsiasi titolo automobilistico. L’intento è chiaro sin da subito, quando Yamauchi presenta le feature della
modalità Carriera, assente nell’ultimo
Gran Turismo Sport, e il menù ne è una conferma assoluta: l’impostazione richiama da vicino quanto apprezzato in GT4, con un hub centrale che si snoda in diverse diramazioni, tra gli acquisti di macchine, nuove e usate, il garage, l’officina dove acquistare pezzi e modificare le auto, insieme ad una progressione divisa e strutturata in vari continenti. Tale scelta dovrebbe quindi consentire, dopo un’intera generazione saltata, di affrontare una Carriera profonda e complessa, sperando nel consueto catalogo enciclopedico di vetture, come sempre successo nei capitoli principali.
Proprio la scelta della macchina mostrata nel trailer, l’
Aston Martin DB11 del ’16, apre la finestra sull’impianto visivo messo in piedi da
Polyphony Digital, con una cura maniacale nei dettagli di interni ed esterni, attraverso una bellissima panoramica ravvicinata alla vettura. Una volta scesi in pista, cioè che colpisce da subito è il sistema di illuminazione e riflessi, con un
Ray Tracing di altissimo livello, che dona un realismo assoluto alla scena. Le vetture non raggiungono la stessa qualità vista nel garage, ma il colpo d’occhio generale si mantiene su alti livelli, mentre sfrecciamo lungo la storica e rinnovata pista di Trial Mountain. Il sistema di guida sembra ricalcare quanto apprezzato nel buon GT Sport, un compromesso simulativo che mantiene morbidi i movimenti al volante e cerca di offrire un feedback alla guida realistico e piacevole al tempo stesso.
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