Oltre la notte, il film sul terrorismo con Diane Kruger nominato per l’Oscar
Cinema / Drama / Approfondimenti - 22 December 2017 08:00
Diane Kruger è protagonista del film “Oltre la notte”, candidato all’Oscar\r\n\r\n
Oltre la notte (“Aus dem Nichts”) è il film del tedesco Fatih Akin che si contenderà la cinquina per la candidatura all’Oscar come migliore pellicola straniera.
Gli altri sono “A Fantastic Woman” dal Chile, “On Body and Soul” dall’Ungheria, “Foxtrot” da Israele (leggi la recensione), “The Insult” dal Libano (leggi la recensione), “Loveless” dalla Russia (leggi la recensione), “Félicité” dal Senegal, “The Wound” dal South Africa e “The Square” dalla Svezia.
Katja Sekerci (Diane Kruger) è sposata con Nuri Sekerci (Numan Acar), un uomo di origine curde. Hanno un figlio di cinque anni e vivono ad Amburgo, ma si conobbero perché lui le vendette l’hashish da studentessa.
Lui finì in prigione e nonostante le opposizione della famiglia, Katja lo sposò quando era ancora in prigione. Dalla nascita del figlio Rocco, Nuri ha smesso di trafficare droga, studiando economia aziendale mentre era in carcere. Ora lavora ad Amburgo presso un ufficio di traduzioni.
Un pomeriggio in cui Nuri e Rocco erano insieme accade un attentato terroristico: Katja torna la sera e trova la strada bloccata. Un poliziotto le dice che un uomo e un bambino sono stati uccisi, dall'analisi del DNA si conferma che le vittime sono il marito e il figlio.
Ecco che la realtà irrompe nella vicenda, cruda e tesa: lo stesso regista Fatih Akin aveva giù raccontato ne “La sposa turca” come sia difficile integrare un rapporto tra nazionalità differenti, tanto che qui un immigrato turco e una giovane tedesca si sposano solo per essere soli. Nel “Il padre” un giovane fabbro è separato dalla famiglia, sopravvive al genocidio armeno e va alla ricerca delle due figlie.
Ma a questi momenti di sconcerto Katja oppone il suo coraggio. Poco prima dell'attacco Katja vide una giovane donna bionda sul luogo, e che non aveva incatenato la sua bicicletta alla ringhiera. Nel cestino c’era un pacco nero. Katja racconta alla polizia ciò che ha visto ma le indagini si spostano sulla vendetta dei narcotrafficanti.
Vengono arrestati due sospetti, André e Edda Möller, una giovane coppia neonazista. Ma Katja ritiene che la provenienza curda del marito possa essere uno dei moventi dell’attentato.
Da qui si passa all’udienza con i feroci dettagli sul momento dell’esplosione. E ai dubbi di Katja, che cerca in ogni modo di ottener vendetta a modo proprio. La stessa critica ha apprezzato il modo in cui il film lega il thriller all’analisi psicologica, e sopratutto ad un timore attuale.
Per una serie di motivi il film potrebbe essere proprio il vincitore dell’Oscar: la Germania è la nazione più potente in Europa e raccontando questa vicenda pone l’accento sulle proprie debolezze. Tali crepe sono poi causate da un problema che assilla l’Europa, come il terrorismo che qui collina con il neo-nazismo. Inoltre le differenze religiose sono anche presenti un un altro film candidato, “The Insult” che racconta proprio di come una frase errata semini discordata tra un libanese cristiano e un rifugiato palestinese, fino a scontrarsi in tribunale.
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