Ride 3, recensione videogame per PS4 e Xbox One

Games / Recensione - 07 December 2018 14:00

Ride 3 è la miglior espressione motociclistica di Milestone

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Film tv Filumena Marturano - video

Ride 3 è il videogioco motociclistico della software house milanese Milestone, il primo della serie ad utilizzare il nuovo motore grafico Unreal Engine 4. Il terzo capitolo rappresenta la maturazione della saga, che sin dagli esordi si era proposta l’oneroso compito di racchiudere il mondo delle due ruote, in un titolo semi-simulativo che potesse essere il Gran Turismo delle moto. Se il primo appuntamento aveva gettato le basi, ancora grezze e primordiali, il secondo era stato in grado di dare forma ed espandere la formula di gioco, arrivando ad una riproduzione soddisfacente in termini di differenza e feedback alla guida. Ride 3 è la somma dei precedenti episodi, ma lo fa con un deciso balzo qualitativo in termini di profondità e contenuti, con un impianto visivo riuscito e decine di differenti personalizzazioni nella modalità Carriera. 

Ride 3
RIDE 3: IL NUOVO MOTORE GRAFICO 

Una delle più grandi novità di Ride 3 risiede nell’utilizzo del famoso motore grafico Unreal Engine 4, un deciso passo in avanti rispetto ai problematici capitoli passati. La software house milanese, infatti, negli ultimi anni ha sempre sofferto sul versante tecnico, con produzioni non all’altezza della potenza messa a disposizione da PS4 e Xbox One, soprattutto nelle loro versioni potenziate in 4K. Ride 3 è il primo capitolo a presentare un impianto tecnico interessante, con una modellazione delle moto davvero curata, sia nelle livree di base che nell’ottimo editor, che permette una riproduzione precisa di livree realmente esistenti, come avviene da anni in Forza Motorsport e, solo recentemente, in Gran Turismo, grazie alla community che permette di condividere e scaricare ogni creazione. Torniamo spesso a citare i due titoli automobilistici proprio perché Ride è a tutti gli effetti l’unico vero videogioco con intenti simulativi ad abbracciare il panorama motociclistico, arrivando a contare oltre duecentotrenta esemplari divisi in sette diverse categorie. La differenza alla guida è tangibile, grazie anche ad un motore fisico che beneficia dell’utilizzo dell’Unreal Engine 4, con pesi e dinamiche più credibili, così come per i contatti, che rimangono comunque ancora lontani da un’ottima riproposizione di quelli reali. Lo stesso discorso può esser fatto anche per l’intelligenza artificiale degli altri piloti, ancora carente in diverse situazioni. Il grande pregio del gameplay, tuttavia, è proprio nel sistema di guida, che regala un enorme piacere durante le gare, risultando un ottimo compromesso tra aspetti realistici e arcade, che semplificano la vita pad alla mano, anche potendo scalare la difficoltà attraverso gli aiuti che preferiamo.

IN PISTA CON RIDE 3

La modalità Carriera di Ride 3 permette di sviscerare i tanti contenuti e la ricchezza di personalizzazione del nuovo capitolo, partendo dalla creazione del nostro alter ego, con svariati outifit, stradali e sportivi, da poter indossare. La progressione si basa sulla conquista delle stelle, che scalano da tre a una a seconda della posizione sul podio, con eventi che permettono di sperimentare potenziamenti e modifiche al nostro veicolo, fondamentali per rimanere competitivi proseguendo nel gioco. Proprio la grande profondità nel sistema di crescita rappresenta uno dei maggiori pregi nell’esperienza, con tantissimi particolari e dettagli che si riflettono nelle statistiche della nostra moto. Ogni modifica ha effetto sul valore totale, con la divisione in categorie che rimane uno degli aspetti fondamentali su cui è strutturata la carriera, un grande viaggio ricco di informazioni su storia, caratteristiche tecniche e curiosità, che aumentano il senso di coinvolgimento all’interno di Ride 3. La grande cura la si nota anche nei menù, più belli e funzionali rispetto al passato, e da un garage in cui personalizzare centauro e moto, tra oggetti e il prima citato editor di livree, fiore all’occhiello del nuovo prodotto targato Milestone. Il piacere di giocare in single-player viene supportato da trenta piste su licenza, finalmente piacevoli da vedere e con la possibilità di correre di notte o con condizioni metereologche differenti, seppure non dinamiche. Il risultato finale è quello di trovarsi di fronte ad una produzione matura, solida, molto più che in qualsiasi altro precedente capitolo e lavoro di Milestone, che risultava sempre gravato da qualche aspetto estremamente problematico. Il nuovo motore grafico Unreal Engine 4, le tante moto a disposizione, un editor assolutamente entusiasmante e un modello di guida divertente ed equilibrato regalano un gioco motociclistico finalmente strutturato e completo, degno di essere preso in considerazione come punto di riferimento per le due ruote.

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