Recensione Film It Must Be Heaven - Il paradiso probabilmente
Elia Suleiman ed il silenzio della commedia

Gli sketch allegorici de Il paradiso probabilmente
Vivere la propria condizione tacitamente ed interagire tramite il silenzio sembra essere la scelta narrativa di Elia Suleiman in It Must Be Heaven - Il paradiso probabilmente. Il protagonista rappresenta un osservatore delle circostanza più o meno scontate della quotidianità, impegnato in una sorta di viaggio alla scoperta delle abitudini e delle vanità, delle personalità e delle bizzarrie degli individui, delle comicità espressa in situazioni ambientali e comportamentali.Una rassegna che non necessita di lessicali soluzioni, dalla comica ed a tratti dileggiante pittoricità, con la sceneggiatura ridotta al mimino del possibile. Le sequenze conducono lo spettatore attraverso la costruzione di sketch allegorici, mai banali, dove l’umorismo è tuttavia indotto, laddove invece si vorrebbe esprimere una connotazione estemporanea alle scenette, ciononostante la regia riesce a raggiungere l’intento che si è prefissata.
It Must Be Heaven - Il paradiso probabilmente in sala a dicembre
Il protagonista esprime un divertito confronto tra sé, l’ambiente e le tradizioni che condizionano le personalità. Dal rapporto con i vicini, con l’esilarante dialogo padre e figlio - unico passaggio di sceneggiatura consistente - alle diversità della condizione femminile, fino alle abitudini armaiole di taluni contesti, tutto posto di fronte allo sguardo di chi scruta con gli occhi del protagonista.Schede
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