Recensione film 28 Years Later, il ritorno della rabbia
Cinema / Recensione - 01 July 2025 10:15
Scopri 28 Years Later, il film horror con Aaron Taylor-Johnson, Ralph Fiennes. Trama, cast

Ora nelle sale, potete godervi il nuovo capitolo della saga horror sugli zombie intitolato 28 Years Later. Il film è il sequel di 28 Days Later e la regia di Danny Boyle rende omaggio alla trama originale, dando nuova linfa alla saga.
Ambientato 28 anni dopo la prima epidemia del virus della rabbia, un gruppo di isolani vive sotto una rigida quarantena per garantire la sicurezza di tutti. La loro piccola isola è collegata alla terraferma tramite una strada rialzata dall'imponente difesa.
Il film si apre con Jamie (interpretato da Aaron-Taylor Johnson) che cerca di introdurre suo figlio adolescente Spike (interpretato da Alfie Williams) nella vita da uomo, portandolo sulla terraferma per fargli uccidere il suo primo zombie. Sebbene l'idea terrorizzi la madre di Spike, Isla (Jodie Comer), Jamie insiste perché il viaggio sia utile a creare un legame con il figlio. Una volta arrivati, iniziano a dare la caccia agli zombie, ma vengono colti dal panico quando si imbattono in grandi gruppi di non morti. Il film getta luce sui decenni di mutazioni e su come queste abbiano influenzato gli infetti, mostrando zombie “lenti” che strisciano sul terreno e “alfa” più alti e forti.
Boyle mette in mostra con verve i nuovi mostri, garantendo nuove sequenze d'azione per chi torna a vedere il film. I due riescono a tornare a casa, ma dopo aver saputo che sulla terraferma c'è un medico, Spike va indietro per portare sua madre a ricevere le cure di cui ha bisogno per la sua malattia terminale.
Boyle esplora in maniera efficace numerosi temi attraverso i cambiamenti dinamici della trama e della storia del film. In particolare, emergono quelli della famiglia e della scoperta di sé. Il tema della famiglia è parte integrante della storia, infatti vediamo Spike avventurarsi con entrambi i genitori, consentendo a Boyle di esaminare ulteriormente le diverse dinamiche relazionali. Il film ruota anche attorno al risveglio morale di Spike, che si allontana dalla mascolinità tossica del padre per diventare indipendente.
Anthony Dod Mantle ha fatto un lavoro spettacolare utilizzando l'iPhone 15 Pro Max (migliorato con adattatori per obiettivi cinematografici) come telecamera principale del film, consentendo riprese agili e scattanti nei numerosi spazi ristretti e luoghi remoti del film. Mantle ha anche utilizzato attrezzature personalizzate composte da 8-20 iPhone per creare un drammatico effetto bullet-time durante i momenti chiave del film, in particolare quando i personaggi sparavano agli zombie.
Questi elementi unici, abbinati alla bellezza naturale di luoghi come il nord-est dell'Inghilterra, il Northumberland e lo Yorkshire, creano un teso contrasto con le scene di combattimento sanguinose che costellano il film.
Con la scena pronta per una trilogia, i fan della serie hanno ora qualcosa a cui aggrapparsi dopo quasi due decenni di attesa, con il prossimo film in uscita a gennaio che vedrà la partecipazione delle vecchie star della serie.
Che abbiate seguito la serie o che la stiate scoprendo solo ora, c'è molto da aspettarsi dal modo in cui Boyle ha lasciato le cose. Il film è perfetto per gli appassionati dell'horror, in particolare per chi ama un mix di tensione psicologica e narrazione ricca di azione. 28 Years Later è anche un film da non perdere per gli spettatori che apprezzano i temi post-apocalittici e una regia che non ha paura di spingere il genere oltre i confini tradizionali.
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