Recensione del film Swallows and Amazons, i rischi dei giovani esploratori
Cinema / Recensione - 02 August 2017 08:00
"Swallows and Amazons" è il film tratto da una serie di romanzi, ben accolto dalla critica. Mauxa l'ha visto in anteprima.
Swallows and Amazons è il film sui giovani esploratori alla conquista di un’isola, ben accolto dalla critica.
Uscito negli Stati Uniti nei giorni scorsi, in Italia è ancora inedito. È diretto da Philippa Lowthorpe e ha un cast composto da Kelly Macdonald (la serie "Boardwalk Empire"), Andrew Scott, Rafe Spall ("Il GGG - Il grande gigante gentile"). La sceneggiatura è tratta dai romanzi div Arthur Ransome.
Il Capitano Flint (Rafe Spall) entra in uno scompartimento di un treno. Siamo nell’anno 1930, afferra un neonato stretto alla madre e si finge suo padre per sfuggire ai controlli. Poi esce dal finestrino.
I quattro giovani Walker passano le vacanze nel distretto dei laghi del North West England. Cercano di accamparsi su un'isola nel lago. S’imbarcano, e l’isola è proprio vicino alla foce del fiume Amazon. Da soli arrembano sul piccolo luogo, quasi fosse una iniziazione alla maturità. Qui la natura è impervia, e loro hanno solo zaini e un bollitore.
Un tentativo che oggi sarebbe visto come arduo, perché troppo pericoloso per dei ragazzi. Le madri restano a casa, preoccupate ma fiduciose delle capacità dei piccoli esploratori. Finché sull’isola coprono un cartello, “Non passare. Pericolo di morte”.
Loro che credevano di essere soli si trovano a fronteggiare altri due ragazze che si sono accampate lì, le “Amazons”. Ne nasce una battaglia per il possesso dell’isola: che non è solo patrimoniale, ma anche sociale. Il film racconta con questo semplice passaggio anche un mutamento di carattere, quello dall’eta infantile in cui si crede che ogni cosa ci appartenga, ad una adulta dove occorre scontrarsi con le leggi. Un dato di fatto che trascolora poi con le necessità di accordarsi con le avversarie per ribadire la proprietà.
Il film si incasella nel genera family, ma con una tensione che echeggia anche pericoli cari alle tematiche di film simili prodotti dalla Disney (“Swallows and Amazons" è prodotto da Studio Canal): siamo infatti sull’orlo della seconda guerra mondiale, e un "agente segreto” è alla ricerca dello zio, cosicché la storia vira verso un aspetto thriller che disorienta lo spettatore. Rispetto ad altre pellicole come “Heidi” o “Belle e Sebastien” ci troviamo quindi di fronte ad un racconto più maturo, alternando avventura e formazione.
Un senso del pericolo che riporta ad un’era pre-digitale, come lo ha commentato il Los Angeles Times. Per il Time Out London è un'avventura familiare affascinante e antica, mentre pre Variety la storia dei romanzi assume una forma nuova e indipendente.
Il film è tratto dalla serie di romanzi per ragazzi di Arthur Ransome: i racconti furono ispirati da un'estate trascorsa da Ransome insegnando ai figli dei suoi amici, i Altounyans a navigare. La serie di romanzi iniziò nel 1930 con “Swallows and Amazons”, e terminò con “Coots in the North” (1988). In totale furono tredici i libri pubblicati.
Così la battaglia per raggiungere un’isola assume un senso di indipendenza oggi trasformato in ore passate davanti agli smartphone.
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