Violante Placido, alla ricerca di un'amica scomparsa nella fiction sociale 'Questo è il mio paese'

Violante Placido torna in una fiction televisiva su Rai Uno, dal titolo “Questo è il mio paese” dopo la performance nella serie televisiva per Sky “Moana” dove interpretava l’attrice Moana Pozzi.

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Trama. “Questo è il mio paese” va in onda lunedì 9 novembre alle 21.10, per sei puntate. La trama ruota attorno a ad Anna, donna che diviene sindaco in una cittadina del Sud, Calura. Il luogo però è colluso con la mafia. Anna è nata qui, torna a viverci ora per seguire il marito Lorenzo, ingegnere trasferito a lavorare al cantiere di costruzione di un nuovo terminal portuale. Ci sono i figli Chiara (17 anni), Nino (14) e Caterina (7), che non sono entusiasti di lasciare Roma per vivere in un luogo sperduto di Italia.

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Anna accetta di dare un aiuto all’amica Emilia, sindaco del paese, diventando sua vice e assessore al bilancio della giunta. La vita quotidiana di Calura però implica immergersi di nuovo nel passato lasciato vent’anni prima, quando l’amica Lucia scomparve nel nulla: in quel le due donne avevano un appuntamento, quando Anna arrivò in ritardo la ragazza non c’era più.

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Non manca un amore d’antan, Corrado che dopo quel tragico evento lasciò Anna senza nessuna spiegazione. Furono i due avvenimenti dolorosi a convincere Anna a tagliare i ponti con Calura. Quando Anna scopre che Emilia ha un tumore e che intende cederle il suo incarico, Anna è spaventata dalla prospettiva delle nuove responsabilità: gestisce così il comune di Calura, scontrandosi ogni giorno con l’ostracismo di un’opposizione che attende solo il primo errore, in connivenza con il potere familistico e mafioso. Anna prende decisioni scomode. Il percorso permette alla donna di ricucire le ferite del passato, costruendo per il suo paese un futuro più trasparente.

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Cast. La serie tv è “Questo è il mio paese” con Violante Placido è diretta da Michele Soavi, scritta da Sandro Petraglia ed Elena Bucaccio. Nel cast ci sono Francesco Montanari, Fausto Maria Sciarappa, Ninni Bruschetta, Marco Leonardi e Sergio Friscia.

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Dichiarazioni. È una storia minimale ma che diventa esemplare - dice il regista Soavi - Un Sud profondo con le sue contraddizioni, fatto di colori caldi, montagne aguzze, tanta bellezza e regole buie (...) Sono i conflitti passionali la cosa che più mi interessava narrare in questa storia, intendo non solo quelli amorosi ma anche quelli per i luoghi dove affondano le proprie radici”.

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“La prima idea è venuta leggendo le storie di alcune donne sindaco impegnate nel difficile lavoro di amministrare Comuni del nostro sud - affermano gli sceneggiatori - Siamo partiti per sopralluoghi, abbiamo parlato con alcune di loro, abbiamo incrociato le diverse loro esperienze (...) Calura non esisteva. Come non esisteva Anna. Però, sia Anna che Calura, a poco a poco – per noi – hanno cominciato a essere reali”.

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