Il gusto della memoria, i film in vecchio formato in un raro Festival
Cinema / Festival / News - 08 November 2015 17:00
La quarta edizione del festival "Il gusto della memoria" ritorna a Roma il 7e l'8 Novembre con nuovi fantastici film in concorso . Presenta, Cecilia Pagliarani .
Anche quest’anno il 7 e l’8 Novembre ,a ingresso gratuito, si sta svolgendo presso la Sala Cinema Trevi a Roma la quarta edizione del festival “Il gusto della memoria” fondato e diretto dalla montatrice e regista Cecilia Pagliarani e dall’artista Manuel Kleidman. Il festival vuole valorizzare attraverso l’arte del cinema il patrimonio storico del ventesimo secolo attraverso pellicole di vecchio formato. Inoltre ogni anno si dà la possibilità a tutti di partecipare con un proprio film al concorso rispettando il tema previsto ogni anno, in questo caso “La storia dal basso”.
Programma. Ieri alle 18.30 è stato aperto il festival da Cecilia Pagliarani con le proiezioni dei film vincitori del 2014 i quali hanno sviluppato il tema “Ero…quello che non sono più”. Poi alle 19.00 è stata presentata la proiezione di Nino Azzarello “C’era una volta in Cina.. e c’ero anch’io”, un documentario sull’evoluzione e sul radicale cambiamento della Cina dagli anni’70 ad oggi con le testimonianze dal vivo del regista. Subito dopo si è passato al film ospite “Registro di classe 1900-1960” del celeberrimo Gianni Amelio e Cecilia Pagliarani, la prima parte di un progetto sulla storia della scuola Italiana che l’Istituto Luce Ha voluto affidare al noto regista e che ha emozionato particolarmente il pubblico in sala. Infine alle 21.00 sono stati presentati i nuovi film in concorso.
Ospiti. All’evento doveva partecipare il regista Gianni Amelio , il quale a causa di un contrattempo lavorativo non è potuto essere presente. Egli vinse nel 2012 il Globo d’oro per “Il primo uomo” e nel 2005 in Nastro d’Argento con “Le chiavi di casa”.
Il Festival Il gusto della Memoria non è altro che il risultato della collaborazione fra tre realtà strettamente connesse, ovvero Come eravamo, Suricata e Nos Archives. In particolare quest’ultimo ospita la bellezza di 13 mila filmati, dal 1922 al 1984, protetti , restaurati e digitalizzati accessibili a tutti i professionisti della comunicazione che vogliano servirsene per realizzare progetti artistici o editoriali, mentre tutti gli altri possono avere libero accesso alla documentazione.
© Riproduzione riservata