Valiant comics, arriva Generation Zero: gli eroi di domani pronti a lasciare il segno

Comics / Super Heroes / News - 02 August 2016 10:00

"Generation Zero #1" debutta il 24 agosto per Valiant Entertainment: il fumetto che vi racconta il futuro riservato alle nuove generazioni.

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Film Leonora Addio - video

Valiant Entertainment è orgogliosa di annunciare l'uscita, fissata al 24 agosto, di “Generation Zero #1”: una delle scommesse vincenti, quanto la super-eroina curvy “Faith”. “Generation Zero” fa parte di “The Future of Valiant”, l'iniziativa editoriale della casa editrice determinata a gettare le fondamenta degli “eroi di domani”.

La trama si può riassumere nell'accattivante slogan di Generation Zero: “Se hai un problema... Se i tuoi genitori non ti aiuteranno... E se la tua causa è meritevole di attenzione... Sintonizzati sul canale #Zero... perché la Generation Zero ti sta ascoltando”.

Tutto chiaro? Bene, ma facciamo un passo indietro. Generation Zero ha debuttato in “Harbinger Wars”. Da quel momento in poi, ha fatto capolino in diverse serie comics targate Valiant.

Generation Zero è formato da un gruppo di bambini, prelevati dalle proprie famiglie e consegnate a un progetto sperimentale, il Project Rising Spirit. Allevati per tramutarsi in soldati psichici, dopo anni di rigorosa disciplina e cieca obbedienza alle regole, raggiunta l'età dell'adolescenza, si ribellano, combattono e ottengono la propria libertà.

Nella nuova serie comics li incontriamo sposare la causa di adolescenti privati del futuro, proprio come loro, vittime di soprusi. Il problema sono le violente, imprevidibili modalità con cui queste baby macchine da guerra risolvono i casi: con la legge del più forte. Insomma, sono giovani super-eroi, abbandonati a loro stessi, che usano i mezzi dei delinquenti, senza scrupolo, come è stato insegnato loro di operare.
Generation Zero, infatti, è il frutto di una iper-militarizzazione – è qui sta la critica sociale del fumetto – ad opera della forze di polizia negli Stati Uniti. I protagonisti agiscono violentemente perché sono cresciuti con la violenza come unica arma lecita.

A contattare Generation Zero, attraverso la webcam, è Keisha Sherman. Ha appena perduto il suo ragazzo in un sospetto incidente d'auto. Keisha vive a Rock, nel Michigan: una città segnata dalla crisi e dalla criminalità. Rock fa parte di un'area tra le più invivibili d'America che, improvvisamente, si trasforma in una realtà ultra-tech. Stephen l'aveva avvertita poco prima di morire: questa città è un "fake", definendola “un Potemkin Village”: una vetrina, uno specchio per le allodole che fa comodo a qualcuno.
Ma perché, cosa c'è sotto? Stephen ha annusato puzza di marcio e si è messo a fare delle ricerche. E la pista seguita, a quanto pare, sarebbe quella giusta. Ma non ha fatto in tempo a rivelarla a Keisha.

Fanno parte di Generation Zero: il leader Cronus, insieme al suo fidato luogotenente Telic; la “Wolverine” Animalia (anche se il suo potere non è esattamente lo stesso); Cloud, dotata di una telepatia costantemente “sopra le nuvole” e P.R. del gruppo; le inquietanti gemelle Zygos che pretendono sempre l'ultima parola e la new entry Gamete the Super Fetus, un feto psichico embrionalmente attaccato alla propria mamma in coma. L'istinto materno di Gamete, insieme a Keisha, aggiusteranno il tiro delle missioni di Generation Zero.

La sceneggiatura di “Generation Zero” è di Fred Van Lente (“Amazing Spider-Man”), mentre i disegni di Francis Portella (“Faith”).

Il passaggio dall'età infantile a quella adolescenziale è paragonabile alla stasi di fronte a un precipizio o a un salto nel vuoto, dichiara Fred Van Lente, con le eccitazioni e le paure che connotano gli anni del liceo: le nuove generazioni sono eredi legittimi del futuro, ribadisce sostanzialmente l'autore, ma capita, lungo le epoche, che ne vengono defraudati.
Non male come messaggio captato da un fumetto...

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