'La notte del giudizio: Election Year è stata un'esperienza dinamica': intervista all'attrice Brittany Mirabile

Cinema / News - 02 August 2016 11:41

Mauxa ha intervistato Brittany Mirabile, attrice del film "La notte del giudizio: Election Year"

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La notte del giudizio: Election Year è il film attualmente nelle sale, che sta ottenendo un Italia un ottimo successo di pubblico avendo già incassato nel primo weekend 633.400 euro, mentre negli Stati Uniti è giunto a 78 milioni di dollari.

La storia del regista James DeMonaco in cui per dodici ore all’anno si può compiere qualsiasi gesto anarchico stavolta vede come antagonista una senatrice, Charlie Roan che avversa lo “sfogo annuale”.

Mauxa ha intervistato Brittany Mirabile, attrice che nel film interpreta Kimmy, ovvero il capo degli adolescenti che aderiscono allo sfogo annuale. Gli oppositori allo sfogo, Joe e Marcos in una scena respingono proprio questi seguaci di The Purge.

D. Nel film “La notte del giudizio: Election Year" interpreti Kimmy, un personaggio che capeggia “lo sfogo”. Come lo consideri?

R. Nel mondo del film, Kimmy è una parte di una generazione di americani che non sanno come fosse la vita prima dello “sfogo” annuale. È cresciuta in un mondo dove la vita umana non ha valore, che è terrificante. Un mondo come quello è il terreno di coltura ideale per il caos sociale. Lei viene anche da un contesto economico in cui non deve temere lo “sfogo” annuale. È stata una festa gioiosa in cui non doveva avere paura perché la sua famiglia poteva permettersi di proteggere non solo se stessi durante l'epurazione, ma potrebbe anche parteciparvi. Intendo dire che ha a disposizione un fucile AK-47 placcato in oro. I cittadini sono stati incoraggiati allo “sfogo” senza alcuna ragione al mondo. Kimmy non aveva niente a che fare con l’assalto al candy bar (una scena del film, n.d.r.). Era solo questione di potere. Kimmy ha un senso di invincibilità e quando Joe (oppositore a lo “sfogo”) la incontra lei tenta di mostrare che ha davvero il potere. D. Come è stato il lavoro sul set?

R. Il regista James DeMonaco è di grande talento, è stata un'esperienza molto dinamica lavorare sul set con lui. È aperto a domande e suggerimenti, è meraviglioso. Mi è piaciuto lavorare con lui. Non vedo l’ora di un nostro prossimo film. Brittany ha lavorato molto in teatro, in pièce come “The Ensemble Presents: An Instant Play”, “In the Shadows”, del Creative Arts Team Theatre.

D. Brittany, preferisci il teatro o il cinema?

R. Ho sempre fatto avanti e indietro. Sono così diversi. Ho cominciato con il teatro che mi ha entusiasmato, ma negli anni più recenti mi sono innamorata del cinema. Continuerò a lavorare nel cinema, ma so che non sarò in grado di lasciare mai il teatro.

D. Come è la tua giornata tipo a New York?

R. Ho un frenetico programma, così cerco di adattarlo con il tempo da trascorrere con i miei cari. Sono anche una appassionata di cucina. Mi piace andare in nuovi ristoranti e provarli con gli amici e la famiglia. Chi non ama ridere e mangiare con le persone che ami di più?

D. Qual è il tuo libro preferito e perché?

R. "The Missing Piece" di Shel Silverstein (tradotto in Italia con “Alla ricerca del pezzo perduto”, n.d.r.), perché è la storia vera di amore romantico, l'amore di sé e la scoperta di sé. È uno di quei libri che vengono spesso considerati e cancellati come "solo un libro per bambini”: ma ha un profondo messaggio scolpito per me e lo avrà sempre.

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