Uncharted 4 Fine di un ladro, grafica videogame per PS4: una meravigliosa avventura
Games / News - 17 May 2016 14:00
Uncharted 4: Fine di un ladro è l'esordio della serie su PS4, un'avventura più matura rispetto al passato con un comparto grafico di assoluta meraviglia tecnica
Uncharted 4: Fine di un ladro è il titolo che riassume meglio di chiunque altro il concetto di videogioco moderno, un’avventura fatta di azione, dialoghi e situazioni dall’incredibile impatto emotivo, un climax continuo in ogni capitolo di gioco. I Naughty Dog, sviluppatori della saga di Uncharted e del crudo capolavoro di The Last Of Us, concentrano nel nuovo titolo entrambe le filosofie ludiche, con una perfetta commistione di narrativa drammatica e spensierata, un’incarnazione contemporanea e più matura del vecchio Indiana Jones. La maestria tecnica della software house interna a Sony ha permesso, anche questa volta, di mostrare la potenza e le reali possibilità grafiche di PS4, con un capitolo dal comparto visivo assolutamente incredibile.
La grafica di Uncharted 4: Fine di un ladro stupisce e meraviglia ad ogni istante, semplicemente osservando tutto ciò che circonda il protagonista del gioco, Nathan Drake. La cura con cui sono realizzati i protagonisti, le loro animazioni, movenze, vestiti e il modo in cui sono inseriti nello scenario, regala un quadro di verosimiglianza e pienezza visiva eccellente. Ogni elemento della produzione restituisce una cura non solamente estetica, con una modellazione sempre precisa e veritiera, ma anche stilistica, con ambienti e scenari realizzati con un level design intelligente e sempre vario. L’illuminazione dinamica si rispecchia nelle ombre dei personaggi e in una gestione delle fonti di luce assolutamente perfetta, con dominanti di colore diverse in ogni situazione, a seconda dell’ambiente e degli elementi che compongono la scena.
I personaggi di Uncharted 4: Fine di un ladro uniscono vecchio e nuovo, con la presenza di protagonisti già presenti nel corso della saga e l’introduzione di nuove figure narrative. Ogni personaggio principale è ripreso attraverso la tecnica del motion capture, con attori reali ad essere digitalizzati, sia nelle movenze che nelle espressioni facciali. Il risultato finale è impeccabile e spinge ad un livello assoluto il media videoludico verso la verosimiglianza con il grande schermo, grazie ad un fotorealismo estremo, per dettaglio e fluidità dei movimenti. Assistere ad un filmato non è solo una gioia dal punto di vista estetico, ma ogni minima espressione assume un carico emotivo e si lega in maniera del tutto naturale alla seguente. Le stesse sequenze narrative sono un continuo alternarsi al giocato vero e proprio, senza pause o separazione di sorta, con un ritmo perfetto che scorre indisturbato dall’inizio alla fine. Le animazioni dei personaggi, sia nella corsa che durante i salti, e nell’interazione costante con l’ambiente, contribuiscono all’immersività generale, rimandando la sensazione di trovarsi parte di una realtà non più virtuale, dove ogni oggetto e presenza nello scenario è tangibile e autonoma.
Le ambientazioni del titolo ricreano un mondo vivo e ricco di elementi, grazie al movimento continuo della vegetazione e degli elementi naturali, oltre che nelle routine comportamentali delle persone. Ogni ambiente è ricreato con la stessa cura realizzativa, sia che si tratti di uno scenario immerso nel verde o tra le fredde pareti di un carcere sudamericano, da dove inizia l’avventura e si snoda il prologo. Ciò che sorprende maggiormente in Uncharted: 4 Fine di un ladro, insieme al rendering di mimica facciale, è la vastità dell’orizzonte visivo e di ogni elemento che compone l’immagine. Ogni costruzione rimanda una fotografia impeccabile, con una resa perfetta di tutte le superfici, siano esse rocciose o di legno, fatte di seta o di marmo. L’illuminazione dinamica, inoltre, riflette in modo differente a seconda della superficie colpita, con incredibili effetti nel caso specifico di sculture di vetro, che assumono le dominanti presenti nell’inquadratura. Raramente capiterà di notare elementi fuori posto o dalla minor cura realizzativa, siano essi barili, quadri, mobili, libri, pentole o coperte. Il livello di cura e di dettaglio nelle aree di gioco, ora più ampie che in passato, è sempre maniacale, per una produzione che si pone come la miglior avventura ludica e grafica disponibile su console.
© Riproduzione riservata