Pier Paolo Pasolini, l'anarchia del potere del film 'Salò o le 120 giornate di Sodoma' torna al cinema
Cinema / News - 28 September 2015 13:16
Il film "Salò o le 120 giornate di Sodoma" di Pier Paolo Pasolini torna al cinema.
Pier Paolo Pasolini torna al cinema con uno dei film più discussi, ossia “Salò o le 120 giornate di Sodoma” del 1975.
ll restauro è stato promosso dalla Cineteca di Bologna e dalla Cineteca Nazionale, in collaborazione con Alberto Grimaldi. Il restauro è stato possibile grazie al negativo, reso disponibile dalla stessa cineteca.
Trama. La storia è suddivisa in quattro parti, indicate da Antinferno, Girone delle Manie, Girone della Merda e Girone del Sangue. Si parte dalla Repubblica di Salò, dove i giovani sono catturati da quattro rappresentanti del potere che li usano per soddisfare i propri piaceri. Si passa poi a dissertare sul significato morale del libertinaggio e sull'anarchia del potere, al racconto di relazioni segrete, dalle punizioni ai balletti isterici alle torture.
Il restauro ha vinto il premio alla 72. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia: già in passato la Cineteca ottenne il premio per il restauro del film “Una giornata particolare” di Ettore Scola.
Archivio. Pasolini è al centro di notevoli studi, promossi dall’Archivio che porta il suo nome. Dopo la morte avvenuta nella notte fra il 1 e il 2 novembre del 1975, Laura Betti fondò l’Associazione Fondo Pier Paolo Pasolini, con l'intento di diffonderne l'opera, con retrospettive, pubblicazioni e convegni in Italia e all'estero. Alla fine del 2003 donò l’archivio al Comune di Bologna e costituì il Centro Studi - Archivio Pier Paolo Pasolini di Bologna. Ora il “Fondo Laura Betti" contiene fotografie, testi e oggetti personali che documentano l'estroso itinerario artistico dell’attrice bolognese.
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