Intervista a Sonia Rockwell: dal reboot di 'MacGyer' alla terza stagione di 'American Crime'
Mauxa ha intervistato l'attrice statunitense Sonia Rockwell, nel cast della terza stagione di "American Crime".
Abbiamo intervistato l'attrice statunitense Sonia Rockwell, che dopo aver collezionato numerose partecipazioni in popolari serie televisive, tornerà sul piccolo schermo nel 2017 con la terza stagione di “American Crime”.
\r\nD. Sei nel reboot della serie ABC “MacGyver”, cosa ti ha insegnato questa esperienza?
\r\nR: Ho scoperto che posso parlare portoghese, e parlare proprio con un autentico accento portoghese. Questo è stato interessante. Ho studiato molte lingue e ciò aiuta quando si inizia a impararne una nuova. Si impara in fretta.
\r\nD: Hai guardato la serie originale con Richard Dead Anderson prima di recitare nella nuova?
\r\nR: Ricordo che i miei genitori la guardavano quando ero piccola. Ma ero troppo giovane a quei tempi, guardavo ancora i cartoni animati.
\r\nD: Hai partecipato a numerose serie di successo, “How I Met Yor Mother”, "CSI - Scena del crimine " e "Scandal “. Cosa ti piace di più, tv o cinema?
\r\nR: Film e televisione sono così differenti. In particolare le sitcom, sono girate di fronte a un pubblico dal vivo, un po’ come in teatro. Amo di più il cinema, non ci si deve attenere a ogni parola del copione, si può dare il proprio e giocare con l'arte della recitazione un po' di più, sorprendere i propri colleghi attori. È molto divertente.
\r\nD: A gennaio sei in “Ameican Crime”, quale ruolo interpreti?
\r\nR: Interpreto una Beauty Queen della North Carolina di nome Rita, davvero non posso dire di più. Immagino che dovrete guardare e vedere
\r\nD: È stato annunciato che la terza stagione di "American Crime" interessa le problematiche del lavoro, le divisioni economiche e i diritti individuali, qual è la tua opinione su questi temi?
\r\nR: Essendo una donna nell’industria dell’intrattenimento di Hollywood, sono una femminista nel cuore e ci sono ancora numerose e importanti questioni da risolvere che credo dividano la forza lavoro maschile e femminile. Una di queste è lo stipendio. Questa è un'industria prevalentemente maschile e ci sono cinque volte più opportunità per gli uomini e una scala di stipendi più alta di quella di un'attrice. Mi piacerebbe vedere cambiare questa questione.
\r\nD: Quali sono i tuoi prossimi obiettivi professionali?
\r\nR: Il mio obiettivo è quello di continuare a evocare emozioni nelle persone in modo relativo. Avere il mio pubblico connesso con me in un profondo livello emotivo. Può ridere di me o con me, piangere, arrabbiarsi, essere triste. C'è potere in ciò che faccio sapendo che sto trasferendo le persone in un prondo livello emozionale umano. Mi piace questo. Continuerò a fare beneficienza e svolgere lavoro umanitario per il resto dei mie giorni, ciò soddisfa la mia anima. Spero di influenzare i miei sostenitori a ricambiare e ad essere le migliori versioni di noi stessi che possiamo. Questo è ciò che mi guida, questo è ciò che amo del mio lavoro.
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