Il figlio di Saul al cinema, l'opera prima dell'ungherese Laszlo Nemes candidata all'Oscar
Cinema / News - 19 January 2016 13:55
Il figlio di Saul, da Cannes a Hollywood: arriva nelle sale italiane il film ungherese candidato all'Oscar. Da vedere.
Esce giovedì 21 gennaio anche nelle sale italiane Il figlio di Saul. Il primo film ungherese capace a scuotere Hollywood, meritato il Golden Globe alla recente cerimonia di premiazione, è stato selezionato dagli Academy Awards a concorrere nella categoria di Miglior film straniero.
Il figlio di Saul è l'opera prima di Laszlo Nemes. Già applaudito a Cannes, la trama si snoda intorno alla rivoluzione di Saul: deportato ad Auschwitz, Saul ha il compito di condurre le vittime delle camere a gas nei forni crematori. Fino al giorno in cui sembra riconoscere suo figlio tra i cadaveri: la neccessità di dare una degna seppoltura al ragazzo, cambierà la sua vita.
Recensioni. La critica americana concorda, Il figlio di Saul è un film da vedere. Intenso e superlativo con una sceneggiatura travolgente, scrive The Wrap. Un capolavoro del cinema ungherese, lo definisce il Rolling Stone, lo spettatore non solo sarà testimone dell'orrore, ma lo sentirà fin nelle proprie ossa. E il Los Angeles Times avverte, non importa quanti film abbiate visto sull'Olocausto, Il figlio di Saul è diverso. Entertainment Weekly ricorda Schindler's List (1993) e Il pianista (2002): eppure, nonostante questi intoccabili precedenti, il regista riesce a raccontare l'Olocausto in un modo rivoluzionario, ed è devastante.
Gli altri candidati agli Oscar 2016 come Miglior film straniero, lo ricordiamo, sono: El abrazo de la serpiente (Ciro Guerra, Colombia), ambientato in Amazzonia con l'ultimo sciamano, sopravvissuto alla sua gente, a confronto con due scienziati, dediti da decenni alla ricerca di una miracolosa pianta sacra a scopi terapeutici; Theeb (Naji Abu Nowar, Giordania) che segue l'esperienza traumatica di un giovanissimo beduino durante la Prima guerra mondiale; A War (Tobias Lindholm, Danimarca) che racconta la routine di un soldato impegnato in Afghanistan e della sua famiglia in Danimarca: anche in questo caso, la guerra stravolgerà irrimediabilmente le esistenze dei protagonisti; infine, l'acclamato Mustang (Deniz Gamze Ergüven, Francia), visto al cinema qualche mese fa.
© Riproduzione riservata