Assassinio sull’Oriente Express, come è stato realizzato il treno del film

Cinema / News - 06 December 2017 12:45

Il vero treno Orient Express oggi si chiama Venice-Simplon Orient Express\r\n\r\n

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L’Orient Express presente nell’omonimo film “Assassinio sull’Oriente Express” è stato realmente realizzato in scala.

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Nel film il treno da Istanbul e viaggia lungo le Alpi Dinariche nella ex Jugoslavia, bloccato da una valanga per poi proseguire attraversando Brod, l’Italia, la Svizzera, la Francia e giungendo alla stazione Victoria di Londra.
Sia la stazione sia l’Orient Express sono stati costruiti a Longcross, così da permettere al team della produzione di agevolare le riprese. Lo scenografo Jim Clay con il team ha effettuato un viaggio sul vero Orient Express (che attualmente si chiama Venice-Simplon Orient Express), ma le riprese da realizzare lì erano complesse. Così ha costruito le carrozze e la locomotiva, gli interni e gli esterni funzionanti su rotaia. Poi è stata costruita una copia, ma con gli interni e le pareti amovibili. Si passati poi alle cabine letto con pareti e soffitto che potevano essere rimossi, così come per quella di Poirot, Ratchett e della Hubbard. Gli intarsi e impiallacciature sono reali e di qualità, in stile Art Déco per i pannelli e le decorazioni in legno.

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Sono quattro le carrozze e la locomotiva costruite. La motrice è a vapore francese con l’originale che si trova a Zurigo, e la riproduzione per il film è in scala 1:1. A ciò si sono aggiunti poi gli effetti visivi e speciali.

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Il team degli effetti speciali - grazie ai dettagli del modello originale - ha realizzato la locomotiva e un tender, un vagone magazzino completo, un vagone letto, ristorante e salotto. Ogni vagone pesa circa 25 tonnellate.

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Per rendere le sequenze più autentiche possibili il direttore della fotografia Haris Zambarloukos e alcuni membri del team sono andati in Nuova Zelanda girando molte ore di sequenze da un treno che viaggia attraverso le zone montuose. Poi sono state montate digitalmente: sul set erano posizionati due schermi ai lati delle carrozze su cui sono state proiettate le sequenze.

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A ciò si aggiunge una montagna alta 10 metri, con estensioni digitali e la necessità di ingegneri strutturali nella progettazione per garantirne la sicurezza. Qui infatti è dove il treno si ferma: il viadotto era largo da 200 a 300 metri, in cima sono state posizionate con una gru le quattro carrozze del treno, oltre al vagone magazzino, al tender e alla locomotiva, con un peso che ora raggiungeva 150 tonnellate. L’area è stata poi innevata e in questo set si sono effettuate le riprese per varie settimane.

© Riproduzione riservata



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