Suso Cecchi D'Amico: I Film Significativi Da Lei Sceneggiati

Cinema / News - 01 August 2010 08:38

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Suso Cecchi d'Amico: la grande sceneggiatrice italiana, scomparsa ieri all'età di 95 anni, è stata una delle più prolifiche autrici del cinema italiano. Assieme a Bernardino Zapponi, Tullio Pinelli e Age e Scarpelli ha segnato il passaggio dal cinema neorealista a quello più popolare, che più si avvicinava ai gusti del pubblico ma che presentava forti connotati autoriali.

 

Suso Cecchi d'Amico ha sceneggiato circa 107 film. Tra questi ricordiamo i più significativi: Il delitto di Giovanni Episcopio (1947) per la regia di Alberto Lattuada e tratto dal testo di Gabriele d'Annunzio, Ladri di biciclette (1948) di Vittorio De Sica e opera che segna l'inizio di un neo-realismo intimista, Miracolo a Milano (1951) sempre di De Sica, il cinico Bellissima (1951) di Luchino Visconti (1951), l'esordio di Michelangelo Antonioni con La signora senza camelie (1953) cui seguono I vinti, il decadente Senso (1954) sempre di Visconti, l'allegorico I soliti ignoti (1958) di Mario Monicelli, l'impegnato La sfida (sempre del '58) di Francesco Rosi assieme al delatore Nella città l'inferno (1959) di Renato Castellani (1959).

Da questo periodo d'Amico opera una svolta nella sua carriera di sceneggiatrice, scegliendo film che trasfigurano l'attualità in caratteri umani forti e decisi: è la volta di Rocco e i suoi fratelli (1960) sempre di Visconti, Boccaccio '70 (1962)- con gli episodi Il lavoro e Luciana, Salvatore Giuliano (1962) sempre di Rosi, Il Gattopardo (1963) dello stesso Visconti.

L'ulteriore fase della sceneggiatrice si indirizza verso film più commerciali, ma non per questo solcai da una forte tenuta narrativa: Casanova '70 (1965) di Monicelli, regista anche de La mortadella (1971), Fratello sole sorella luna (1972) di Franco Zeffirelli (1972), Bertoldo, Bertoldino e... Cacasenno (1984) di Monicelli: per quest'ultimo sceneggia anche Speriamo che sia femmina (1986), Rossini! Rossini! (1991), Cari fottutissimi amici (1994), Panni sporchi (1999). Per Martin Scorsese ha lavorato ne Il mio viaggio in Italia (1999), panoramica sulla cinematografia italiana cara al regista. L'ultimo film è Le rose del deserto (2006) di Monicelli.

Una carriera all'insegna del mestiere: la difficoltà di infondere la psicologia nei copioni che nascevano da un'attualità stringente, è stata da lei velocemente superata. Da qui la possibilità di rendere fortemente caratterizzati personaggi come quelli di Rocco e i suoi fratelli, senza indulgere troppo nei dialoghi, ma solo nell'abbozzo preciso di comportamenti.

 

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