The Beatles e il pessimismo alluso di Yellow Submarine

Daily / News - 04 June 2012 16:40

Personalmente non amo i Beatles, troppo elegiaci verso i fan e espressione di un boom economico che a conti fatti ha realizzato più danni che benefici.

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Film Thelma

Personalmente non amo i Beatles, troppo elegiaci verso i fan e espressione di un boom economico che a conti fatti ha realizzato più danni che benefici.

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Ma indubbiamente quando scrivono “E i nostri amici sono tutti a bordo / Molti di più di loro vivono lì (nella porta) accanto / E la banda comincia a suonare” in Yellow Submarine (1966) oppure “naviga con la nave, salta sull\'albero / salta la corda, guardami / tutti assieme adesso” in All Together Now (sempre del 1966) non si può restare indifferenti. È il misto di semplicità e ricercatezza che è arduo raggiungere, senza sembrare infantili. È una grazia quasi foscoliana quella che pervade le loro liriche. Perché di liriche si tratta, posizionate lì come quadri da contemplare, oggi passate di moda e non paragonabili al tenore di un Love Me Tender, neanche di My Way.

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Yellow Submarine uscirà domani in versione dvd: si tratta del film di animazione – del 1966 – che contiene molte canzoni dei Beatles. La trama è quella della terra di Pepelandia (Pepperland) in fondo all\'oceano, dove regnano musica, colori, fiori, allegria e l\'amore, finché i Biechi Blu pietrificano gli abitanti: è il Giovane Fred con il suo sommergibile giallo a chiedere aiuto ai Beatles per liberare Pepelandia dalla tristezza.

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L’accostamento già metaforico del titolo esprimeva la loro visione del mondo. Un oggetto che per antonomasia è arma da guerra, il sottomarino e che per collegamento metonimico dovrebbe essere nero, ora diventa giallo. Ossia già decade dalla sua funzione primordiale – quella bellica – per assumerne una quasi ludica. Bambinesca.

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E la maestria dei Beatles era questa: più che nel verseggiare delle canzoni, nella carica ideologica che contenevano, nel mostrare come un boom di cui loro comunque erano effetto in realtà era destinato a finire. Come tutte le ideologie. Un pessimismo alluso – il loro – che invece non si addice agli altri maestri del rock, magari anche palesemente nostalgici ma che mai arrivarono a tale profondità. “Un certo tipo di felicità si misura in miglia / Ciò che ti fa pensare di essere qualcosa di speciale quando sorridi” cita Hey Bulldog, sempre contenuta nell’album Yellow Submarine. Sarà il motivo per cui l’omonimo singolo dell’album vendette 1.200.000 copie in quattro settimane battendo la concorrenza di Elvis Presley.

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Per questo Yellow Submarine è attuale. Non tanto per il contenuto che propone, ma per l’idea che implicitamente mette in luce. Un pessimismo che rimarrà tale, a meno che il sottomarino non cambi colore.

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