Recensione film Machete: l’horror-splatter dalla trama in cui si ride
Cinema / News - 06 May 2011 10:44
Robert Rodriguez rispolvera gli horror-splatter con un ottimo cast
L’agglomerato di star certamente non manca in questa pellicola diretta da Robert Rodriguez ed Ethan Maniquis. Si va da Jessica Alba a Robert De Niro, da Danny Trejo (nel suo primo ruolo da protagonista) a Michelle Rodriguez , Steven Seagal e Lindsay Lohan.
E la trama, così intrisa di simbolismi è insidiosa al punto gusto. L\'ex agente federale Machete, creduto morto dopo il duello con il boss della droga Torrez, fugge in Texas. Tra corruzione e ingiustizia, colpisce con una pallottola un senatore: sarà cosi ricercato. Mentre cerca di svelare un complotto, è costretto ad affrontare Booth - un uomo d\'affari - Von - una guardia - e Sartana Rivera - un ufficiale dell\'immigrazione. Machete sarà aiutato da Luz - una sexy camionista anarchica - e Padre - un prete pistolero.
Se Hansel e Gratel vi facevano paura, figuriamoci la Lohan vestita da suora con pistola, oppure l’agente Sartana Rivera (appunto Jessica Alba) che si mostra nuda in una scena (pur se i bikini sono stati rimossi in maniera digitale) e che si allena con la Wii. Oppure corpi tagliati dall’arma di Machete Cortez, cavatappi infilzati negli occhi, il senatore assassino Senatore McLaughlin.
Si ritrova quindi la classica maniera di Rodriguez nel presentare situazioni abnormi, come già accadde in Grindhouse (2007, dove venne presentato il trailer del film). Ossia accostare elementi differenti (l’assassina col vestito da suora) al fine di suscitare scalpore. Ma questo meccanismo già lo usava Emir Kusturica in Underground, e più addietro Fellini. Certamente nel panorama cinematografico oppresso dalle commediole odierne è un elemento a vantaggio, che già di per sé invoglia a vedere il film.
La trama non è dissimile dai B-Movie americani che la maggior parte delle volte non giungono in Italia: il motivo principale per godere di questi 90 minuti di splatter è proprio la stoltezza della storia impreziosita dall’interpretazione stravagante del cast, da De Niro che sfoggia il suo usuale carattere dark a Jessica Alba che nella sua acerbità è capace di un’irruenza e di una sensualità raramente vista nei film recenti.
La pellicola non eguaglia la perfezione dell’altro horror-splatter-filosofico Grindhouse (che però era supportato da Tarantino): Rodriguez per essere certo che si comprenda il messaggio del film, è già al lavoro sul sequel.
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