Guerra in Libia: in tv i missili sono solo di difesa

Tv / News - 20 March 2011 15:01

La guerra in Libia è affrontata nelle dirette delle trasmissioni televisive domenicali

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Dov’è finito il movimento pacifista che non considera la guerra il modo migliore per derimere le questioni”, dice lo psicologo Alessandro Meluzzi sulla guerra in Libia, cominciata ieri e le cui immagini oggi imperversano sulle televisioni nazionali nel pomeriggio domenicale. Meluzzi è a Domenica 5 condotto da Claudio Brachino, il quale cerca di proporre i vari punti di vista, anche politici. Paolo Liguri direttore del TgCom espone poi i dubbi su un pacifismo che spesso è propaganda. Brachino conduce quindi una discussione più votata a mostrare le difficoltà nel far convergere gli ideali del Pd che stavolta è favorevole a questo intervento in Libia.

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Su Rai Uno si dà più spazio - insolitamente - ad aspetti informativi, mettendo da parte l’intento spettacolare. Pino Scaccia del Tg1 discute degli interessi francesi nell’entrata in guerra, con un “legame nato a tavolino”. Vittorio Sgarbi cerca quindi di essere più interessato a casi politici piuttosto che di gossip – anche se continua con noncuranza in diretta a rispondere agli sms. Non si cita quindi l’aspetto politico nazionale della vicenda, quello che a questo punto pone in accordo il Pdl e il Pd: si discute invece bensì quello della Francia di Nicholas Sarkozy che è i prima linea nel conflitto.
La diretta è visibile in streaming a questo link:
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/diretta.html#cid=PublishingBlock-64203784-70f7-4b53-9d21-b14693850195 

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Lucia Annunziata racconta in In mezz\'ora su Rai Tre il conflitto ospitando il Ministro della Difesa Ignazio La Russa: in questo caso è più complesso proporre opinioni, tanto La Russa insiste sull’aspetto di “moderazione” dell’intervento, con una operazione finalizzata alla “salvaguardia della popolazione libica”.

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Sky Tg24 si concentra sulla reazione di Gheddafi: \"Vinceremo\", titola il servizio, riportando le parole del leader libico pronto a scagliarsi contro la coalizione internazionale: \"E\' una crociata: voi morirete, noi vinceremo\". Il regime ha già distribuito un milione di armi, ponendo il dubbio che Gheddafi sappia che i missili sono solo di difesa.

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