‘1906’, il futuro incerto del film di Brad Bird
Cinema / Drama / News - 03 January 2018 15:00
Avrebbe dovuto essere il primo film live-action prodotto dalla Pixar, ma negli anni la sua realizzazione è andata incontro a mille ostacoli
Mentre “Coco”, il 19° film prodotto da Disney-Pixar, in queste settimane post-natalizie continua ad affascinare la critica e a richiamare spettatori (l’incasso globale si aggira, per il momento, intorno ai 540 milioni di dollari), vale la pena ricordare un ambizioso progetto che la casa di animazione fondata da John Lasseter non è ancora riuscita a trasformare in realtà.
“1906” avrebbe dovuto fornire alla Pixar la prima occasione per produrre un film in live-action, ovvero non realizzato interamente al computer. Diretto da Brad Bird e co-prodotto dalla Walt Disney, dalla Pixar e dalla Warner Bros, “1906” doveva essere l’adattamento dell’omonimo romanzo di James Dalessandro, che racconta la storia del terremoto che devastò San Francisco nel 1906; la maggior parte dei morti e dei danni in realtà furono causati dall’incendio che seguì il sisma.
Ad ispirare James Dalessandro è stato il successo di “Titanic”. L’autore pubblicizzava il suo libro con queste parole: “Titanic era solo una nave nell’Atlantico -- qui parliamo di un’intera città, una delle più belle che si siano mai viste, distrutta nel giro di 48 ore. È l’epopea americana per eccellenza.” “1906” è una storia di corruzione, amore, vendetta, salvataggi e omicidi narrata attraverso il punto di vista della giornalista Annalisa Passarelli; il lettore viene trasportato nel bel mezzo della cosiddetta “Gilded Age”, l’epoca dorata in cui la città di San Francisco era attraversata da tensioni politiche e culturali che hanno influito pesantemente sugli eventi che hanno preceduto e seguito il terremoto.
Brad Bird è stato coinvolto nel progetto dopo il successo de “Gli Incredibili” (vincitore di 2 Oscar, uno per il miglior film d’animazione, l’altro per la sceneggiatura originale). Tra il 2006 e il 2007 il regista ha dovuto interrompere i lavori per dirigere, su richiesta esplicita di Lasseter, “Ratatouille”, che gli è valso un altro Oscar. Nel 2008 è tornato a dedicarsi a “1906”. “Era un’epoca a cavallo tra due secoli”, ha detto il regista all’Hollywood Reporter. “Hai carrozze tirate da cavalli e automobili nello stesso momento. È una miscela esplosiva di elementi, a cui si aggiunge un terremoto. Insomma, cos’altro ti serve per comprare il biglietto?”
Anche i produttori erano consapevoli dell’enorme potenziale di un simile kolossal (la Warner Bros aveva già prenotato degli studi a Burbank per le riprese), ma il fatto che il budget fosse stimato ad almeno 200 milioni di dollari li ha spinti a rimandare sempre più in là l’inizio dei lavori.
Tra il 2009 e il 2011 Bird ha continuato a cercare nuove location, e a riscrivere la sceneggiatura per cercare di ridurre l’epicità della storia e quindi di facilitarne il più possibile la realizzazione. In un’altra intervista il regista ha dichiarato che il progetto era così complesso e sfaccettato che solo una miniserie avrebbe potuto rendergli giustizia, ma in quel modo si sarebbe perso l’impatto del grande schermo.
Nel 2012, è stato annunciato che Brad Bird ha abbandonato ufficialmente il film; la sceneggiatura è stata riscritta così tante volte da essere quasi irriconoscibile rispetto al romanzo e alla prima bozza di script di Dalessandro. La Disney e la Pixar si sono tirate fuori dal progetto, che per ora rimane chiuso in un cassetto alla Warner Bros.
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