Venezia 80: film Poor Things con Emma Stone, incontro con il regista Yorgos Lanthimos
Poor Things è in concorso alla Mostra del cinema di Venezia

Poor Things (Povere creature!) è il film sentimentale e sci-fi presentato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia. Un eccentrico scienziato, Godwin Baxter (Willem Dafoe) riporta in vita una giovane donna, Bella Baxter (Emma Stone), sempre più desiderosa di imparare. Lei fugge con Duncan Wedderburn (Mark Ruffalo), un astuto e dissoluto avvocato, viaggiando attraverso i continenti.
"Un film difficile da classificare. Ma se vogliamo definirlo, credo affronti il tema della libertà di vedere il mondo a proprio modo. Parla della libertà delle donne in particolare, ma in generale dell’uomo”. Così Yorgos Lanthimos lancia il suo Poor Things (Povere creature!) all'80 esima edizione del Festival del Cinema di Venezia. Il regista greco in conferenza stampa si rammarica subito per l’assenza di Emma Stone, lontana dal Lido a causa dello sciopero che ha coinvolto molti attori dello star system Usa. “Peccato non sia qui”, sospira Lanthimos quando gli chiedono come sia riuscito a calibrare il personaggio di Bella Baxter, novella Frankenstein, rispetto al romanzo del 1992, firmato Alasdair Gray, con lo stesso titolo del film.
“Ho letto il libro e la prima cosa che ho pensato - spiega Lanthimos - è stato quello di creare un mondo nuovo, quello che il personaggio femminile si sarebbe trovato di fronte. Con Emma siamo già al quarto lavoro insieme, quindi ho avuto sin da subito l’impressione che poteva essere il nome giusto per questo tipo di lavoro. Già mentre stavamo lavorando a un altro film, ho iniziato a parlare con Emma di questo personaggio, in modo che iniziasse ad avere Bella già lì con lei, accanto a lei. Un esperimento riuscito, anche perché tra di noi ormai c’è una intesa lavorativa molto forte”.
Schede
Il film di Lanthimos - che tra i protagonisti vede anche Mark Ruffalo nei panni di Duncan Wedderburn, Willem Dafoe nella vesti del dottor Godwin Baxter, poi Ramy Youssef, Jerrod Carmichael, Christopher Abbott, Margaret Qualley e Kathryn Hunter - affronta lo stare al mondo di Bella, fatta rinascere tramite uno strano marchingegno. “E’ un film che parla di libertà - spiega il regista - Non solo della libertà delle donne, ma in generale della libertà dell’uomo di guardare il mondo con i propri occhi. Il personaggio è una mente libera, che sperimenta il mondo a modo suo. Ho amato l’essenza del romanzo, e ho cercato di riproporla nel film affrontando un tema contemporaneo e attraverso gli strumenti che oggi abbiamo per leggere la realtà. Anche se alcune parti del testo sono state riviste, credo che nel mio film il romanzo c’è e in maniera chiara, forte”.
Nella pellicola anche diverse scene di sesso, che non hanno lasciato indifferente la critica. “Le scene di sesso? Penso che non ci sia niente di così straordinario nel pensare che ognuno vive il sesso con le proprie attitudini. Ognuno di noi lo fa. Le scene che abbiamo utilizzato le ho pensate, le ho cercate nella realtà: in definitiva, arrivano dalla gente, dalla gente che osservo. Se è stato faticoso girare questo film? A tratti sì, come tutti i film. Ma è stato anche molto divertente”.
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