Intervista all’attrice Eleonora Pieroni
Cinema / Intervista - 05 August 2024 14:00
Scopri l’intervista a Eleonora Pieroni, dal film Dante a The Contract con Kevin Spacey, Eric Roberts.
Eleonora Pieroni ha lavorato al film Dante di Pupi Avati, e alla fiction Sei donne. Il mistero di Leila. Ha recitato in State of Consciousness con Emile Hirch, e sarà in The Contract con Kevin Spacey, Eric Roberts.
Sei nel film The Contract. Puoi dirci qualcosa sul film e sul tuo personaggio?
È un film attuale perché racconta il contratto che avviene tra il diavolo e un uomo che per raggiungere il successo e la fama, stringe un rapporto con lui. Spesso oggi si cade in delle tentazioni, e io interpreto la poliziotta che va a investigare i vari omicidi che avvengono. C’è la partecipazione di Kevin Spacey, Eric Roberts, Vincent Spano. Abbiamo girato a Roma, e la regia è di Massimo Paolucci. Reputo il ruolo interessante, perché fuori dai cliché che ho interpretato prima.
Nel cast ci sono anche Kevin Spacey ed Eric Roberts. Com’è stato il rapporto di lavoro sul set?
Il rapporto è molto bello e tranquillo. Sono molto disponibili. È sempre una fonte di ispirazione e conoscenza lavorare con professionisti come loro. Eric è fratello di Julia Roberts, ed è una persona fi grande talento.
Mi dicevano che Eric non amava il contatto con make-up artist e e hair stylist, e con lui avevo la scena in cui - da poliziotta spietata - lo prendo per la giacca e lo butto fuori, temevo una sua brutta reazione, invece è stato molto disponibile, e tutto è andato come da copione.
Hai lavorato anche al film Dante diretto da Pupi Avati. Com'è stata quell'esperienza?
È stata grandiosa. Pupi è, forse, uno dei pochi maestri rimasti. È stato bello girare nella mia terra natale, in Umbria. Pupi scoprì di me perché ero di Foligno, e quando fece il primo colloquio ci incentrammo. Ho una passione per la Divina commedia, anche per i miei studi letterari: inoltre la prima stampa dell’opera avvenne proprio a Foligno, nella stamperia del comune di Foligno. La mia scena è stata girata a Palazzo Trinci, e c’era Sergio Castellitto. Pupi dà libera scelta di interpretazione. Io ho il ruolo della suora che accompagna Dante da Bonifacio VIII, che fondò l’ordine delle suore di clausura.
Sei nata in Umbria e poi hai lavorato come modella e studiato a New York. Qual è stata la parte più difficile della tua carriera?
Il distacco. La prima volta che andai a Miami, dove avevo un contratto con un’agenzia, non conoscevo nessuno, però lasciai la mia famiglia. L’America è particolare, quando ti trovi solo, la avverti. Ci sono molte ore di differenza, e anche telefonare a casa può essere complicato. All’inizio anche la lingua era un ostacolo, il mio inglese era solo scolastico. È un paese competitivo, costoso, da modella sono passata ad essere conduttrice, poi attrice.
Puoi parlarci dei tuoi prossimi progetti?
Ho girato una serie Rai di genere giallo, ispirata all’ispettore Stucky (protagonista dei romanzi gialli di Fulvio Ervas, n.d.r.) con Giuseppe Battiston, e diretta da Valerio Attanasio. È in fase di riprese, a Treviso. Ho girato un film per il cinema L’Oratore di Marco Pollini, con Giorgio Colangeli (C’è ancora domani) e Paola Lavini, e poi una serie per Rai 1 prima visione che andrà in onda il prossimo inverno. Lì interpreto una mamma di un bimbo con un rapporto complesso con l’ex marito. Inoltre, ho un ruolo in un nuovo film, in cui interpreto una bond girl.
Cosa consiglieresti a una ragazza che volesse avvicinarsi questo lavoro?
Occorrono tanta preparazione, studio, determinazione. Si ricevono tanti no, che poi con il tempo aiutano a crescere. È importante essere concentrati, e studiare. Mantenere la propria immagini, non apparire con i volti stravolti.
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