Intervista a Matteo Setti: Casanova, Un\'Anima Rock
Daily / Intervista - 03 September 2010 15:11
Matteo Setti risponde alle domande di Mauxa
Matteo Setti e\' pronto a salire sui prestigiosi palcoscenici di tutto il mondo: con la sua voce potente e il carisma che lo contraddistinguono, questa volta interpretera\' l\'affascinante Giacomo Casanova, \"il libertino piu\' amato di tutti i tempi\", nell\'Opera prodotta da Monsieur Pierre Cardin.
Nel frattempo, Matteo Setti sara\' tra gli artisti che partecipano al concerto in memoria del piccolo Tommy, il 6 settembre a Reggio Emilia.
L\'enorme successo arriva, quando Matteo Setti calca i palcoscenici di tutta l\'Italia con il cappotto blu nelle vesti del poeta Pierre Gringoire in Notre Dame de Paris. Poi, l\'undici settembre del 2007, Setti si lesiona il tendine in scena. E\' costretto a lasciare lo spettacolo per quasi un anno. Al ritorno, condurra\' il celebre musical, scritto da Riccardo Cocciante, trionfale fino all\'ultima magica notte nell\'Arena di Verona. Tuttavia, dietro il successo mondiale dell\'artista, ci sono tanti anni silenziosi di dura gavetta.
Classe 1971, Matteo Setti ha iniziato da autodidatta. Un\'adolescenza accompagnata dalla musica del padre Franco Setti, cantante e musicista negli anni \'60, dai pezzi di Francesco Guccini e Fabrizio De Andre\'. Nel novembre del 1991 e\' colpito dalla morte prematura di Freddie Mercury. Oltre alla musica, nel frattempo ha fondato una sua band i Radiogaga, Matteo Setti svolge un\'infinita\' di lavori, tra cui il barman, il filettatore di viti, l\'operaio, il giardiniere. Ci ha sempre creduto, ha sempre lavorato sodo quando, finalmente, arriva la svolta: notato da un collaborato del maestro Luciano Pavarotti, partecipa alle audizioni per il musical Rent (vincitore del Tony Award e del premio Pulitzer), firmato da Jonathan Larson e prodotto dallo stesso Pavarotti e da Nicoletta Mantovani. Matteo vola nella citta\' della Grande Mela. In Italia, debutta in Rent con il personaggio di Paul: a partire dal gennaio 2001 interpreta Roger, il protagonista. Il resto e\' la storia di uno straordinario, meritato successo conquistato con grandi sacrifici.
Il 12 luglio scorso ha debuttato in Piazza San Marco a Venezia, in anteprima mondiale, \"Casanova Commedia musicale: Amori e inganni a Venezia\" organizzato e promosso da Pierre Cardin. Come procede lo spettacolo?
Tra pochi giorni si inizierà con allestimento e prove. Parigi sarà la capitale che lancerà questo nuovo tour di Casanova per il mondo. Faremo alcune date entro la fine del 2010 anche a Pechino e Mosca per lanciare la prossima stagione 2011. La prima di Parigi è vicinissima: il 17 settembre al teatro ESPACE CARDIN si accenderanno le luci su questa nuova avventura tutta italiana, perché oltre al soggetto faremo l\'intera tourneè sempre presentando lo spettacolo in versione italiana.
Come convive un\'anima rock alla Freddie Mercury con quella di Casanova?
Con un sorriso direi che un personaggio come Giacomo Casanova, appartenuto alla metà del 1700, con una personalità cosi\' forte e colta, se vogliamo lo si puo\' anche definire rock. Un uomo eclettico, uno scrittore, un filosofo, un musicista, traduttore, spia e grande seduttore in giro per l\'Europa: si\' e\' stato senz\'altro un uomo rock. Sono sicuro che anche lui si sentiva tale.
Nel suo percorso artistico l\'opera e\' stato amore a prima vista o un innamoramento a fuoco lento?
Vivo molto bene oggi dopo dieci anni di Musical Opera la lontananza dal Rock che pero\' non lascio mai del tutto, perché anche nell\'opera si puo\' essere molto particolari e personali. In alcuni casi, con delle regole, si trova il modo di essere un\'anima senza troppe costrizioni e binari da seguire per forza. Certo il Rock è un istinto piu\' libero, ma ha le sue regole pure esso, gli improvvisati cadono alla svelta, e a me non piace per niente cedere al caso, ho delle regole.
Accanto al musical, quali sfide in campo artistico raccogliera\' nel futuro?
Per cio\' che riguarda le sfide devo dire che le mie sono giornaliere. Credo che potro\'affrontare il mio futuro se prima di tutto osservo bene il mio presente, cioè curo me stesso, il canto e la fisicità al meglio. Per quello che riguarda il futuro ho già nuovi spettacoli per il 2011, e credo sia arrivato il tempo di andare a scuola di attorialita\', seriamente. Iniziero\' a Roma ad Ottobre un corso dell\'Actor Studio di New York per migliorarmi ancora di piu\'.
Cosa ne pensa dell\'iniziativa per ricordare il piccolo Tommy?
Le iniziative come questa serata per il piccolo Tommy, sono cose che fanno bene a noi ma ancora di piu\' per i genitori di Tommy che hanno perso il proprio bambino. Io ho sempre molto piacere nel partecipare a queste iniziative, senza pensarci due volte dico sempre di si\'. E ne sono molto felice, perché non trovo niente di meglio di fare qualcosa anche per gli altri, oltre che per me stesso, e quando vengo chiamato per questi eventi, mi sento bene. Mi fa molto piacere essere uno di loro che canterà ricordando un piccolo amico.
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