Xbox Game Pass: i giochi di fine marzo 2021

Games / Editoriali - 25 March 2021 14:00

Octopath Traveler, Undertale, Outriders e Yakuza 6

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Il Game Pass dà il benvenuto all'arrivo della primavera con una fioritura incredibile di videogiochi, un'ulteriore conferma della centralità del servizio in abbonamento di Microsoft in ambito videoludico. Dopo l'acquisizione di Bethesda-Zenimax, e conseguente presenza di ben venti giochi della loro softeca, arrivano altre sei produzioni su console, divise equamente tra disponibilità al day one e giochi già presenti sul mercato.

Outriders
Partiamo dai tre videogiochi che fanno il loro esordio su Game Pass il loro stesso giorno di uscita: Octopath Traveler è l'arrivo fuori da Nintendo Switch di uno dei migliori JRPG classici della scorsa generazione, forte di una grafica retrò e una colonna sonora magistrale. Lo stile artistico è altrettanto ispirato, mentre il gameplay ripropone le dinamiche dei giochi di ruolo orientali di qualche generazione fa. Otto diversi personaggi per otto differenti storie, un intreccio narrativo riuscito seppure a volte ripetitivo e diluito in alcuni dungeon.

Outriders è l'altro gioco disponibile al day one, il primo aprile in questo caso, quindi leggermente oltre il limite per il catalogo di marzo. Il gioco è sviluppato da People Can Fly, autori del divertentissimo Bulletstorm e di Gears of War: Judgement: Outriders cerca di raccoglierne la dinamicità dell'azione, qui declinata in un game as a service sulla falsariga di un Destiny, per come è pensato nella cooperativa e nella durata sul lungo termine, con aggiornamenti costanti. Diversa è invece la tipologia di gioco, con meccaniche da sparatutto in terza persona, con alcune idee riprese proprio dai Gears: coperture dinamiche e il ritmo delle sparatorie, seppure declinate in maniera molto più leggera e meno fisica rispetto al capostipite dei moderni TPS.

Narita Boy chiude il tris di giochi in arrivo al loro giorno di uscita, un action in due dimensioni disegnato in pixel art. Le dinamiche da metroidvania strizzano fortemente l'occhio agli arcade degli anni '80, con diverse citazioni e rimandi storici: le vicende di Narita Boy ci portano a dover salvare il mondo digitale da un nemico misterioso, un po' come succedeva nell'immaginario di Tron. Scontri ravvicinati con la Techno Spada, colpi limitati dalla distanza e potenziamento della abilità ci aprono la strada tra nemici, virus e bug, sino ai tipici boss di fine livello.

Empire of Sin è uno strategico ambientato a Chicago negli anni '20, tra ganster e scontri malavitosi, giri di potere e tradimenti. Il gioco è sviluppato da Paradox Interactive, esperti nel settore degli RTS con grandi produzioni, tra cui Frostpunk e Stellaris già presenti nel Pass. Empire of Sin esplora dunque la vita del malaffare italo-americano e lo fa sfruttando personaggi realmente esistiti, tra cui anche Al Capone: il setting del proibizionismo è quindi molto interessante, con incontri tra i vari boss e una pianificazione di mosse e organizzazione delle attività. Quello che non convince risiede invece nell'aspetto tecnico e ludico del gioco, con alcune missioni sottotono e a tratti tediose.

Undertale è stato uno degli indie in pixel art più apprezzati e quotati della precedente generazione, un titolo scritto in maniera semplicemente geniale, tra dialoghi e scelte ludiche innovative. Il gioco presenta uno stile visivo molto semplice, demandando quindi gran parte del suo fascino all'aspetto narrativo, con linee di testo e battute davvero incisive. La grande libertà data al giocatore permette di affrontare le varie situazioni con approcci totalmente differenti, risolvibili anche semplicemente parlando ed evitando, in tal modo, di uccidere qualcuno durante la nostra avventura.

Yakuza 6 è l'ultimo capitolo action dell'iconica serie di SEGA, che nel settimo capitolo ha poi sperimentato nuovi stilemi ludici, andando a sconfinare nell'ambito GDR. La saga chiude le vicende di Kazuma Kiryu, uscito di prigione dopo tre anni di reclusione, un intreccio del suo passato malavitoso e di un futuro racchiuso nella figlia, ricoverata dopo un grave incidente all'ospedale di Kamurocho. La storia risulta sempre centrale nell'esperienza di gioco, che plasma una città viva e piena di attività, tra le scintillanti luci al neon e i quartieri tipici giapponesi.

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