The Inpatient, anteprima videogame per PlayStation VR
Games / Adventure / Editoriali - 02 November 2017 14:00
The Inpatient è un videogioco horror fortemente narrativo, un'avventura grafica in uscita il prossimo 21 novembre, dagli autori di Until Dawn
The Inpatient è il videogioco in esclusiva su PS VR sviluppato da Supermassive Games, autori dell’ottima e apprezzata avventura grafica di Until Dawn, che immergeva il giocatore in un interessante horror movie in formato videoludico. L’esperienza, fortemente narrativa e guidata dalle nostre scelte, si ripresenta in quello che è a tutti gli effetti un prequel del titolo originale, portandoci indietro di circa settant’anni rispetto alle vicende narrate nella casa della famiglia Washington. La struttura di gameplay si adatta perfettamente alla rappresentazione in realtà virtuale, con un mondo delineato da dialoghi ed esplorazione, che fa della tensione e angoscia il suo punto cruciale.
La trama di The Inpatient è ambientata nel Sanatorio di Blackwood degli anni ’50, in linea con le vicende di incidenti sinistri avvenuti nelle miniere della zona, narrate in Until Dawn attraverso documenti e ritagli di giornale dell’epoca: diversi lavoratori feriti venivano curati e assistiti presso la struttura gestita da Jefferson Bragg. La figura difficilmente leggibile del Direttore ci immerge in situazioni oniriche e angoscianti, con una percezione distorta che non rende facile distinguere la realtà dalle allucinazioni. Il protagonista del gioco, infatti, è ricoverato presso il Sanatorio dopo un incidente che ha pregiudicato la sua memoria, in un percorso di guarigione che passa dall’assunzione di medicinali e dall’esplorazione della struttura.
In Until Dawn grande attenzione era posta sull’effetto farfalla, con ogni decisione che portava con sè conseguenze e incastri mai causali, delineando un universo coerente ed in linea con le nostre azioni. Il gameplay di The Inpatient rimane semplice e basilare nei suoi connotati ludici, offrendo al giocatore la possibilità di muoversi all’interno degli ambienti di gioco. Qui possiamo interagire con alcuni oggetti e modificare la progressione narrativa attraverso dialoghi e bivi, in cui decidere come agire e quali azioni compiere.
La grafica di The Inpatient è, ad oggi, una delle massime espressioni dei giochi in realtà virtuale, grazie all’ottimo lavoro svolto da Supermassive Games, capaci di ricreare un’atmosfera credibile e opprimente, all’interno del Sanatorio di Blackwood. Giochi di luce e fotografia rimandano un dettaglio e cura dei personaggi davvero elevata, grazie anche al motion capture che rende animazioni ed espressioni facciali di primissimo livello, in linea con quanto già apprezzato in Until Dawn. La vicinanza dei volti non pregiudica affatto la qualità visiva, anzi, riesce a riprodurre quel senso di tensione e ansia di un serrato e ravvicinato confronto con persone ambigue e dai connotati misteriosi. L’immersività che ne consegue è un vero e proprio viaggio thriller all’interno del gioco, un’esperienza che avvicina The Inpatient più al cinema che al videogioco in senso stretto.
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