Non siamo neanche
arrivati alla fine di gennaio e già abbiamo la notizia dell'anno,
con l'incredibile acquisto di Activision Blizzard da parte di
Microsoft che, per 68.7 miliardi di dollari, si è
assicurata una delle aziende più redditizie del settore gaming. Il
pacchetto acquistato, composto da Activision, Blizzard e King
comprende proprietà intellettuali quali Call of Duty, Diablo,
Overwatch, Warcraft, Candy Crush, Spyro e Crash
Bandicoot.
L'acquisizione,
che verrà formalizzata nel corso dei prossimi mesi (probabilmente
fino anche al 2023) vede l'assorbimento di circa 10.000 dipendenti e
team di sviluppo talentuosi e di grande esperienza, che hanno creato
saga iconiche e titoli capaci di vendere decine di milioni di unità
ogni anno. La cifra, non a caso, è enorme, così come le prospettive
future: ogni software house entra a far parte degli
Xbox Game
Studios, con a capo della divisione Microsoft Gaming la figura di
Phil Spencer, da cui sta partendo la rinascita del brand di Redmond.
Ogni titolo della compagnia arriverà ad arricchire il già
sterminato catalogo del
Game Pass, vero e proprio game changer
di questa nuova generazione videoludica, proiettata verso i servizi
in digitale. Giochi già usciti e ogni progetto futuro disponibile
sin dal
day one, una potenza di fuoco che porta subito alla
mente l'arrivo del nuovo Diablo 4 e dei prossimi capitoli della saga
di Call of Duty, una tra le serie più vendute nel mondo videoludico.
Proprio nell'esclusività dei prossimi giochi Activision Blizzard si
concentra l'attenzione di milioni di videogiocatori, che potrebbero
vedere le loro saghe preferite arrivare solamente su piattaforme
Microsoft, divise tra
Xbox Series X|S,
PC e
xCloud.
Come successo per
l'acquisto di
Bethesda Zenimax, con produzioni quali The
Elders Scrolls, Fallout, Doom, Wolfenstein, Starfield diventate ben
presto
esclusive, la stessa possibilità si sta stagliando per
le IP di Activision Blizzard. Questo significherebbe l'assenza dei
prossimi
Call of Duty per PlayStation, un cambio epocale
all'interno dell'industria gaming; basti pensare che durante il ciclo
vitale di PS4, negli Stati Uniti, la classifica dei dieci giochi più
venduti vede metà lista occupata proprio da CoD. L'investimento di
Microsoft porta a pensare che anche la serie di sparatutto a cadenza
annuale possa diventare un cavallo di battaglia di Xbox, con il solo
free to play Warzone ad essere disponibile anche per PlayStation. Lo
stesso per gli altri prodotti, al di là di quelli già usciti o
programmati per altre piattaforme, che arriveranno solo su Xbox e sin
da subito su Game Pass, con il prossimo Overwatch, Diablo, Warcraft,
Tony Hawk e vecchie mascotte Sony come Spyro e Crash, passate ora
alla concorrenza. Insieme alle IP conosciute, comunque, il know how
acquisito è imponente, con la possibilità di gestire in maniera
differente alcune IP storiche diventate un po' stantie e rimodulare
la forza lavoro per crearne di nuove.
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