Il nuovo film di Tarantino con DiCaprio e Pitt
Cinema / Editoriali - 20 July 2019 08:00
C'era una volta a... Hollywood, capolavoro o no, litigano i critici: must del 2019.
C'era una volta a... Hollywood (Once Upon a Time in Hollywood, il titolo originale) è un film che odora già di Oscar, che sia Quentin Tarantino, la performance di Leonardo DiCaprio o Brad Pitt (nel ruolo minore) ad aggiudicarsi la statuetta, poco importa. Sicuramente è tra i film protagonisti di questo 2019: negli Stati Uniti uscirà la prossima settimana, il 26 luglio, mentre in Italia dovremo attendere settembre.
Davvero arduo scegliere tra Di Caprio nei panni di Rick Dalton, star di una serie tv ormai in declino a causa di un discreto amore per l'alcol, e Brad Pitt, in quelli di Booth, stuntman-amico fraterno-autista con un passato di veterano nella guerra del Vietnam, sospettato di uxoricidio in una vita ormai lontana, che vive apparentemente felice e soddisfatto in una roulotte fatiscente. Probabilmente, la verità sta in mezzo: funziona la coppia scelta da Tarantino. Nel cast anche Al Pacino.
Trama blindata per 5 anni, tranne per DiCaprio e Pitt
La storia è una dichiarazione di amore per il cinema, per il western compreso nella sua dimensione seriale degli Anni Sessanta e con quel sempre attuale concetto di frontiera, per i miti come Steve McQueen e Bruce Lee, icone di un certo modo di concepire l'action che non passa di moda. Inoltre, i fan potranno godere dell'impronta auto referenziale del regista che pesca, con un tocco nostalgico-malinconico, nella sua stessa filmografia.
Tarantino ha scritto la storia di un iniziale romanzo tramutato in script, progetto durato 5 anni, di cui solo DiCaprio e Pitt erano a conoscenza della trama.
La strada di Rick e Booth intercetta quella di Sharon Tate, una bellezza promessa di Hollywood all'apice della popolarità quando diventa la moglie di Roman Polanski, interpretata da Margot Robbie. Tate e Polanski, infatti, si trasferiscono nella lussuosa dimora al 10050 Cielo Drive, Beverly Hills, che confina con la casa di Rick: 10050 Cielo Drive diventerà tristemente famosa, teatro dell'efferato omicidio di Sharon Tate, incinta all'ottavo mese e prossima al parto, insieme a quattro suoi amici, per mano dei seguaci della setta di Charles Manson. Quella sera Polanski era atteso, ma è trattenuto a Londra a causa di un imprevisto fuori programma. È l'8 agosto del 1969, la carneficina sconvolge il mondo e Hollywood, dove cresce la paura e nessuno si sente più al sicuro all'interno di ville e vite privilegiate. È anche la fine di un'epoca di figli e fiori che lascia il posto alla paranoia.
Anche a Polanski piace il film
Nell'intervista concessa a Deadline, Tarantino rivela la follia di una tragedia che avrebbe travolto la maggior parte degli esseri umani. Il regista ha evitato contatti con Polanski, durante la fase di scrittura, per evitare ripercussioni di natura ansiogena a entrambi.
A film finito, Polanski contatta Tarantino tramite un amico, curioso del progetto. Tarantino lo invita in casa per leggere la sceneggiatura e raccontarla a Polanski che, note le vicende giudiziarie negli Usa, vive in Europa. A Polanski, infine, il progetto è piaciuto.
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