Halloween e la leggenda di Jack o' lantern, le ragioni del successo di questa festa pagana

Daily / Editoriali - 30 October 2020 17:30

Halloween tra origini, business e social.

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Film Toglimi un dubbio

Il 31 ottobre di ogni anno ricorre Halloween, la notte in cui le anime tornano a vagare sulla terra per la vigilia di Ognissanti. In verità si tratta di una tradizione precristiana, di origini celtiche e denominata Samhain, che cadeva nell’ultimo giorno di fine estate fissato, appunto, nell’ultima sera di ottobre e preparava le persone a ricordare gli spiriti dei loro cari. Secondo una antica credenza le anime dei morti, per una sera d’ogni anno, tornavano a vagare incontrando la compagnia di creature ferali come streghe e spettri, da qui l’abitudine di maschere da indossare prevalentemente per il divertimento dei più piccoli e che richiamano atmosfere gotiche e tetre al grido di dolcetto o scherzetto. 


I Celti solevano vestirsi quindi di stracci paurosi per non attirare l’attenzione delle anime vaganti che volevano impossessarsi dei loro corpi. Secondo altri studiosi invece la ricorrenza viene fatta risalire all’antichità romana e collegata alla dea dei frutti Pomona, ma a prevalere sembra essere la tradizione nordica. Mentre il ritornello dolcetto o scherzetto verrebbe fatto risalire al Medioevo, quando i mendicanti bussavano alle porte per reclamare doni e laddove non ottenevano nulla auguravano la malasorte. Ma Halloween rappresenta anche la leggenda di Jack o’ lantern, il fabbro che ha ingannato il diavolo ed in cambio ha ottenuto un tizzone ardente che manteneva sotto una zucca per illuminare la via.

Halloween e business

Il business non si sottrae ad investire su Halloween. Negli Stati Uniti - dove la notte delle streghe è un’usanza ormai decennale – nel 2018 la spesa media è stata di 9 miliardi di dollari, in rialzo dagli 8,4 miliardi di dollari nel 2017. Basti pensare che nel 2009, l'anno della crisi economica il business di Halloween valeva poco più della metà, cinque miliardi.
In Italia i numeri sono nettamente inferiori. Nel 2019 il giro di affari è stato di circa 275 milioni di euro spesi per decorazioni, maschere, trucchi e costumi, giocattoli, caramelle e dolciumi. Ma – secondo l'indagine di Confesercenti su survey Swg – l'hanno festeggiato 7,8 milioni di italiani, contro i 4 milioni del 2013. La spesa per ogni italiano è di 30 euro, in Francia è di 7 euro.
Cifre più basse rispetto a quelle statunitensi, dove un americano spende in media 86 dollari (77 euro), di cui quasi 25 euro in caramelle, con il 25% della spesa che avviene online. L'indotto è anche nel turismo, poiché le agenzie offrono viaggi organizzati in Irlanda, il paese in cui è nato Halloween. La tradizione del travestimento è approdata anche sui social network: secondo uno studio CompareCards il 48% delle persone americane tra 18 e 34enni afferma addirittura di volersi vestire "solo per pubblicare una foto su Instagram".

Halloween nella letteratura

Halloween è un termine scozzese che risale alla metà del Cinquecento. Nella storia della letteratura è Shakespeare a menzionare, seppur indirettamente, Halloween nella commedia I due gentiluomini di Verona, tra le sue prime opere datata 1593.
La prima apparizione di Jack o' lantern si palesa, invece, nella short story di Nathaniel Hawthorne intitolata The Great Carbuncle (1835) e incentrata su un gruppo di esploratori alla ricerca di una misteriosa pietra con poteri mistici. Nel 1785 Halloween debutta nell'omonima opera del poeta scozzese Robert Burns, in cui vengono descritte le tradizioni dell'epoca legate alla festività. Anche H. P Lovecraft ha dedicato una poesia a Halloween: Halloween in a Suburb (1926), descrivendo il risveglio di iconici mostri letterari, tipicamente gotici, durante questa notte. Ray Bradbury pubblica nel 1972 un romanzo poco conosciuto, The Halloween Tree, in cui un gruppo di giovani compie un viaggio a ritroso nel tempo alla scoperta del folklore e delle origini di Halloween.

Il successo sui social

Molti cristiani nell'Europa continentale, specialmente in Francia, credevano "che una volta all'anno, ad Hallowe'en, i morti dei cimiteri si alzassero per un carnevale selvaggio e orribile" noto come la danza macabra (come è riportato nel volume Evangelical Christians and Popular Culture di Robert H. Woods Jr.). Si tratta di un genere artistico di allegoria del tardo medioevo sull'universalità della morte, presente anche nella chiesa di San Nicola a Tallinn (Estonia). Oppure la famosa Danza Macabra a Hrastovlje nella chiesa della Santissima Trinità (Slovenia).
La danza macabra unisce tutti, mentre il carnevale non è considerato affine al genere onorifico cui Halloween si richiama. Arlecchino, Pulcinella, Colombina sono personaggi ilari del carnevale. I morti di Halloween hanno la falce della morte. La danza macabra veniva rappresentata nelle rievocazioni del villaggio e nelle maschere di corte, con persone che "si travestivano da cadaveri di vari strati sociali", e ciò potrebbe essere stata l'origine delle moderne feste in costume di Halloween. È per questo che sui social hanno successo, perché rappresentano quell’alterità paurosa che una volta all’anno è possibile assumere. Al di là dei politici - come avvenuto di recente - che affermano che si tratta solo di una festa commerciale importata dagli Stati Uniti: la Slovenia è più vicina di New York.

Un rito pagano e politeista

Non tutti e non in ogni parte del mondo Halloween è considerata una festa che fa parte del proprio trascorso storico o religioso. Per il cattolicesimo ad esempio la notte in cui ci si prepara ad accogliere spettri e streghe rappresenta in realtà la vigilia di Ognissanti, la notte dei Santi non trova corrispondenza con quella che invece viene presentata come una notte dalla natura diabolica ed arcana. Invero se Samhain veniva appunto considerato dai Celti come il signore della aldilà, colui che inviava gli spiriti maligni tra gli umani per impossessarsi dei loro corpi, si comprende come la Chiesa avversi tale rito di origini pagane. Inoltre la bibbia non approva le pratiche dell’occulto, come l’interpretazione dei presagi mediante pratiche esoteriche, ma ribadisce come unico valore quello della fede. Reticenze similari a quelle del cristianesimo vengono espresse anche dal giudaismo, dall’islamismo, e dal Bahaismo, tutte religioni abramitiche e monoteiste che vedono Halloween come un rito pagano e politeista. Tuttavia la tensione per la paura e per l’oscurità è l’aspetto divertente che attualmente viene attribuito alla festività di Halloween e che fa divertire i più piccoli, ai quali non andrebbe mai negato il gioco del dolcetto o scherzetto, coronavirus permettendo.


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