L'attesa è stata
lunga e ancora non è finita, ma la data di uscita del 4 marzo
2022 è un giorno di straordinaria importanza per tutti gli
appassionati di Gran Turismo, una finestra di lancio a lungo bramata
e che ora finalmente non sembra così lontana, dopo rinvii, speranze
e teaser a presentare il gioco. Gran Turismo 7 si candida come
la perfetta unione di passato e futuro, una tradizione che Polyphony
Digital custodisce ancora gelosamente, un'enciclopedia virtuale
dei motori e una maniacale cura nella realizzazione delle auto.
Sono trascorsi ben
otto anni dall'ultimo capitolo ufficiale della serie di Gran Turismo:
eravamo ancora nell'era PlayStation 3, giunta alla fine del suo ciclo
vitale: una cornucopia di auto (oltre 700) e decine di tracciati,
contenuti massicci che chiudevano un cerchio iniziato tanti anni
prima; eppure il titolo sentiva il peso degli anni, con difetti
storici e meccaniche ormai superate, incapace di rinnovarsi e portare
avanti la serie. L'intero dinosauro produttivo, con tempi di sviluppo
titanici e spesso mai conclusivi, sotto l'ala dello storico creatore
Kazunori Yamauchi, declinò il futuro in
GT Sport, totalmente
proiettato sul multiplayer competitivo. La svolta portò un grande
richiamo di giocatori per quanto riguarda gli eSport, con un
multigiocatore ben realizzato e soddisfacente, mentre lasciò delusi
milioni di fan della serie, privata ormai di una propria struttura
singleplayer. Gran Turismo 7 richiama tutto ciò che è mancato
nell'ultimo decennio e lo si evince già solamente dai
menù,
un tuffo nostalgico ai fasti del quarto episodio, con una mappa che
ricorda i gestionali moderni, liste di auto usate e modifiche alle
vetture che tanto erano mancate ai fan. Il primo impatto, con lo
splendido stile visivo del gioco, lascia affascinati e meravigliati,
un perfetto connubio di passato e moderno, un'unione che riaccende
una passione che solo Gran Turismo riesce a risvegliare nel mondo
PlayStation . Il team giapponese ha ormai raggiunto una cifra
stilistica inarrivabile per quanto riguarda la realizzazione delle
auto, per fotorealismo e palette cromatica: la bellezza delle vetture
è al centro del
Photo Mode, che ha preso una spazio
decisamente ampio tra le offerte della serie, con decine di location,
effetti grafici e filtri. La colonna sonora è un altro aspetto che,
da GT Sport, ha donato al titolo un fascino quasi da museo dei
motori, dove passeggiare virtualmente tra i menù e le auto, un gusto
sottile e sofisticato che impreziosisce un prodotto dall'estetica
ricercata.
Se dal punto di
vista prettamente visivo Gran Turismo 7 lascia ben pochi dubbi, le
perplessità rimangono sulle meccaniche di gioco, con difetti storici
che dovranno essere valutati. Mentre per una
simulazione dei danni
la speranza rimane bassa, quello che ci si augura è un deciso balzo
in avanti per quanto riguarda l'
IA, troppo passiva e
prevedibile, con dei trenini di macchine durante le gare, un problema
che assume ancora maggiore rilievo se rapportato ai moderni racing
game. Inoltre, vedendo l'enorme cura nella struttura singleplayer, il
desiderio è che esista un sistema di
qualifiche per le gare,
evitando così la vecchia e superata rimonta del giocatore, che deve
risalire dal fondo classifica nell'arco di pochi giri. Problemi che
la saga si porta dietro da troppo tempo, quasi dalla nascita e che,
se vuole poter primeggiare nel panorama del motorsport virtuale, deve
necessariamente sistemare; in particolar modo quando l'attesa è
stato così lunga e quando il sottotitolo porta ancora quello storico
The Real Driving Simulator, che negli anni ha perso parte del
suo smalto. Gran Turismo 7 uscirà non solamente su
PlayStation 5,
ma arriverà anche su PS4: al di là di un maggiore dettaglio ed
effetti grafici sull'ammiraglia Sony, il titolo non potrà ovviamente
sfruttare l'intero potenziale della nuova console, dato il fardello
tecnologico della precedente generazione: l'impianto grafico,
infatti, per quanto bello e curato non sembra essere quell'aria di
next gen tanto attesa.
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