Elden Ring, anteprima videogame per PlayStation 5 e Xbox Series X

Games / Editoriali - 31 August 2021 14:00

Il fascino dell'open world di From Software

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Al Bano Carrisi e Romina Power - video

Elden Ring è stato per mesi uno dei titoli più rumoreggiati e discussi dalla community di videogiocatori, con speculazioni su dinamiche, mondo di gioco e derive del nuovo mondo fantasy ideato da From Software, creatori della serie Dark Souls. Un connubio di tutte le esperienze passate della software house, dai Souls a Bloodborne, passando per Sekiro, tutto amalgamato, rimpastato e consegnato in un mondo open world che prende spunto da alcuni dei migliori esponenti del genere, primo su tutti Breath of The Wild, lontanissimo nell'estetica eppure così simile come afflato di esplorazione.

Elden Ring
Da quanto mostrato nell'ultimo trailer alla stampa, dalla durata di circa venti minuti, il prodotto si è presentato in maniera approfondita nel gameplay e nel mondo di gioco, delineando già alcune delle idee principali che troveremo il prossimo 21 gennaio 2022, giorno di uscita di Elden Ring. La mappa del titolo sarà, per la prima volta, un open wolrd liberamente esplorabile, grazie anche all'aiuto del nostro destriero, capace di essere richiamato in ogni punto e in maniera praticamente istantanea, capace di saltare ostacoli, strapiombi e alture grazie a particolari correnti ascensionali. Ne consegue una maggiore dinamicità e velocità nell'esplorazione, centrale nell'esperienza di gioco e nell'inedito sistema di crafting; in supporto al giocatore ci sarà anche una mappa di gioco, data la vastità e complessità della “Terra di Mezzo”. Lasciando inalterato il consueto senso di mistero, fascino e scoperta dei prodotti From Software, gli scenari mostrano già un'enorme varietà tra costruzioni medievali, paludi, zone innevate, boschi e lunghe distese erbose, un universo fantasy intriso di carica magica, che vede anche la firma di George Martin (Game of Thrones) in alcuni aspetti della narrativa.
Il gameplay di Elden Ring sembra un'evoluzione dei souls, ricordandone lo stile e le dinamiche da gioco di ruolo, con scontri più rapidi e veloci sulla linea tracciata da Sekiro, seppure con una pesantezza maggiore e una fisicità che ricorda da vicino la trilogia dell'Anima Oscura. Da qui tornano le statistiche, il sistema di salvataggio legato ai falò (qui chiamati Visioni di Grazia), le fiaschette curative, gli ermetici NPC e i minacciosi boss, tra enormi draghi, creature dalla forma di serpente e i Lord dell'Interregno. La cifra stilistica sembra come sempre di livello altissimo, varia e sfaccettata, sia per quanto riguarda le ambientazioni che i nemici; di contro, l'aspetto prettamente tecnico rimane un po' deludente, vicino alle produzioni viste su PlayStation 4 e Xbox One (dove anche il gioco uscirà) rispetto allo splendido remake di Demon's Souls su PS5, realizzato da Bluepoint. La grafica è quindi in linea con quanto visto in Dark Souls 3 e Sekiro, seppure migliorata in alcuni dettagli e rapportata ad un mondo più vasto e ampio. Il gioco uscirà anche in versione next gen, per PlayStation 5 e Xbox Series X, auspicabilmente con risoluzione 4K e 60 frame al secondo.


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